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Juventus, Allegri non si accontenta: “Voglio centrare tutti gli obiettivi”

Il tecnico bianconero ha parlato al canale tematico della Juventus: “Ci aspettano nove partite importanti,. Dovremo prepararci al meglio e arrivare a marzo nelle migliori condizioni. In questi anni abbiamo cambiato diversi giocatori e questa è una linea societaria molto importante perché dà nuove motivazioni”.
A cura di Alberto Pucci
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Chiudere il 2018 al meglio e vincere tutto nel prossimo anno. Massimiliano Allegri, in attesa di rivedere tutti i suoi nazionali, ha confidato a Juventus Tv quelli che sono i prossimi obiettivi della sua squadra: attesa da un filotto di gare particolarmente impegnative. Dopo il match con la Spal, i bianconeri dovranno infatti affrontare tra le altre anche Fiorentina, Inter, Torino, Roma e Atalanta.

"Stiamo bene e siamo in testa al campionato – ha spiegato il tecnico nell'intervista – ma queste 9 partite che ci attendono da qui alla fine dell'anno saranno contro squadre difficili da affrontare. Dovremo prepararci al meglio, con la serenità con cui abbiamo giocato finora. È una stagione importante e dobbiamo creare i presupposti per arrivare a marzo nelle migliori condizioni per centrare tutti gli obiettivi".

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L'importanza della società

Se la vecchia signora del calcio italiano si trova nell'invidiabile posizione di favorita in entrambe le competizioni alle quali sta partecipando, il merito è anche della società che ha saputo rinforzare adeguatamente la rosa di Allegri: "In questi anni abbiamo cambiato diversi giocatori e questa è una linea societaria molto importante perché dà nuove motivazioni – ha spiegato il livornese – La qualità è cresciuta sempre anno dopo anno e questo è fondamentale per rimanere a grandi livelli in Italia e in Europa. È un merito della società, che sta lavorando bene e sta programmando un futuro importante".

La squadra continua dunque a vincere e convincere. Proprio come il suo allenatore: reduce da una premiazione molto importante. Nei scorsi giorni, Allegri ha infatti ritirato a Coverciano la sua quarta "Panchina d'Oro" dopo essersi lasciato alle spalle Maurizio Sarri e Simone Inzaghi: "È un riconoscimento che fa sempre piacere perché è frutto del lavoro di tutti coloro che sono quotidianamente impegnati alla Continassa – ha concluso il mister juventino – È dato a me simbolicamente, ma è un premio di tutti ed è gratificante che siano i colleghi ad assegnarlo".

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