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Allegri: “Basta parlare del rigore. E difendo Buffon, esempio da 20 anni”

Alla vigilia della partita contro la Sampdoria, il tecnico bianconero è tornato a parlare anche di ciò che è successo a Madrid: “I miei giocatori avrebbero meritato di andare avanti per altri trenta minuti. Le parole di Gigi? Sfido chiunque a non avere una reazione”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo la tremenda delusione in Champions League, la Juventus prova a dimenticare quel minuto fatale del Bernabeu concentrandosi sul campionato. Alla vigilia della partita contro la Sampdoria, Massimiliano Allegri ha parlato alla stampa ed è tornato su ciò che è successo a Madrid: "Dobbiamo fare i complimenti ai miei giocatori, che avrebbero meritato di andare avanti per altri trenta minuti – ha spiegato  il mister juventino – Le parole di Buffon? Per vent’anni è stato un esempio dentro e fuori dal campo. Non lo condanno, possiamo capire l’esternazione a livello psicologico. Sfido chiunque a non avere una reazione. Gli è stata anche tolta la possibilità di parare un rigore".

"L'arbitro ha fatto una buona gara. Purtroppo, come a Monopoli, ha trovato il cartellino degli imprevisti e lì andato è un po' in confusione – ha continuato con sarcasmo il tecnico – Nessuno l'ha detto, ma credo abbia valutato male il tempo di recupero perché non c'erano state sostituzioni. Dopo 3 giorni in cui tutti hanno parlato e hanno detto, ora basta, perchè abbiamo una settimana che inizia con tre partite non decisive ma importanti".

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Allegri e il campionato

Archiviato il discorso Champions League e persa per sempre la speranza di volare a Kiev per la finale, Allegri guarda ora al rush finale per il tricolore: "Il campionato va portato a casa insieme alla Coppa ItaliaC'è il Napoli che incalza, che non molla niente, quindi bisogna stare lì, fare fatica, tirare fuori energie mentali. Abbiamo davanti un obiettivo che è irripetibile per molti dei miei giocatori. Sarebbe il settimo consecutivo e non dobbiamo assolutamente farcelo sfuggire".

"Con la Sampdoria dovremo mettere in campo la rabbia accumulata a Madrid, ma con ordine e lucidità – ha concluso Allegri – In una stagione ci sono partite che fanno riflettere. Quella dell'andata contro la Sampdoria è una di queste. Oggi vedrò chi è in condizioni fisiche, chi ha recuperato di più. Domani i cambi saranno molto importanti, ma a livello mentale domani bisogna fare una partita di rabbia".

Il futuro di Max

Con la stagione che ormai volge al termine, l'allenatore livornese sarà anche chiamato a togliere il velo sul suo prossimo futuro: "Non ho ancora incontrato il presidente, di solito ci incontriamo tra marzo e aprile. Le partite come quelle di Madrid fanno venire voglia di andare avanti. Anno sabbatico? Il riposo lo prendo dal 20 maggio al 9 luglio, fino a quando la Juve riprenderà gli allenamenti. Sono giovane e voglio allenare, poi nella vita non si sa mai: magari posso stare fermo un anno o magari anche smettere".

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