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Cairo: “Il rigore contro la Juve? In Serie A non lo avrebbero mai fischiato”

Dopo la vittoria della Coppa Italia della sua formazione Primavera, il presidente granata ha punzecchiato i cugini bianconeri dopo il caso di Madrid ed è tornato a parlare di Belotti: “Rimarrà ancora con noi, io me lo voglio godere”.
A cura di Alberto Pucci
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E' un Urbano Cairo su di giri quello che ha lasciato il "Meazza" di Milano, dopo la vittoria della Coppa Italia da parte della squadra Primavera granata. Il presidente del Torino, prima di tornare a casa, si è però fermato a parlare con i giornalisti nella zona mista dello stadio milanese: "Sono molto contento di questo trionfo, che tra l'altro arriva nell'anno della riapertura del Filadelfia – ha dichiarato Cairo – E' un successo frutto di due vittorie e il coronamento di un grande lavoro fatto a livello giovanile".

Di fronte alle domande incalzanti della stampa, il patron granata ha anche punzecchiato la Juventus: reduce da giorni di polemiche per il famoso caso di Madrid. "Al Torino il rigore del Real Madrid non l’avrebbero mai dato – ha continuato con sarcasmo il presidente – mentre in Italia non si sarebbe mai fischiato un penalty di quel tipo contro la Juventus".

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Il presidente blinda Belotti

Arrivato a Milano proprio per seguire la finale di Coppa Italia contro il Milan, Urbano Cairo ha avuto modo di salutare anche i dirigenti rossoneri presenti in tribuna: tra questi anche l'ad milanista Marco Fassone e il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. Inevitabili, dunque, le domande su Andrea Belotti e sul tentativo del Milan di strapparlo al Toro: "Ci siamo salutati cordialmente. Di Andrea ne abbiamo parlato l’anno scorso. Io però non ho voluto vendere il giocatore, che peraltro non ha clausole rescissorie per l’Italia".

Il futuro di Belotti potrebbe però tornare ancora d'attualità nella prossima estate: "Il Milan non me lo richiederà – ha concluso Cairo – Andrea quest'anno è stato sfortunato: tra i due infortuni e il tempo per tornare in forma, è come se non ci fosse stato per tre mesi. Non è stata la stagione che poteva avere, ma io me lo voglio godere. Se non è per questa stagione, sarà per la prossima".

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