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Juventus spietata: nessuno in Europa converte in gol più azioni dei bianconeri

Secondo il resoconto Opta i bianconeri hanno il rapporto più alto tra gol fatti ed expected gol, statistica che raccoglie le occasioni da gol potenziali create e convertibili in rete. Cosa significa? Segna più dei pericoli che crea, delineandosi come la formazione più cinica d’Europa.
A cura di Salvatore Parente
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La lotta scudetto in Serie A è stata, almeno finora, una serrata battaglia fra due formazioni, Juventus e Napoli, che si sono combattute con armi differenti ma sul filo dei punti, dei sorpassi e dei controsorpassi. Dei colpi di scena, delle vittorie esterne, specie quella juventina al ‘San Paolo’ o quella napoletana all’Allianz Stadium, e degli imprevisti (ed imprevedibili) stop lungo il cammino di entrambe: Ferrara per la Juve o Firenze per il Napoli. Insomma, una dura lotta senza esclusione di colpi ma che sembrerebbe essersi risolta, per la rabbia dei supporters campani, nello scorso weekend col successo bianconero a Milano con l’Inter e la debacle napoletana con la Fiorentina.

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Eppure, al di là di questi episodi che, appunto, sembrano aver dato una svolta alla 116esima edizione di questa Serie A, i numeri, impietosi ed eloquenti, parlano chiaro: la ‘Vecchia Signora’ è stata più cinica del Napoli con la formazione azzurra protagonista però di un vero miracolo sportivo riuscendo a tenere in vita un campionato destinato, per uomini, premesse e mezzi, alla Juventus. E così, ispezionando il rapporto Opta sui gol fatti e gli excpected gol, ovvero i tiri più pericolosi scoccati dai club continentali e destinati a trasformarsi in rete, ecco le compagini europee più pragmatiche in circolazione.

Juve prima, il Napoli non poteva fare meglio di così (?)

E così, questi numeri ci parlano di una Juventus pressoché imbattibile da questo punto di vista. Basti pensare che, in Europa, nessuno fa meglio della formazione di Allegri capace, invece, con i suoi attaccanti, di convertire in gol tante occasioni create ma anche di attingere alla qualità dei propri avanti perfettamente in grado, vedi Higuain, Dybala o Douglas Costa, di costruire e poi tramutare in rete occasioni nate dal loro genio, dal loro estro.

Il rapporto Opta fra gol fatti e expected gol, un indice di misurazione della qualità delle occasioni create con l’obiettivo di misurare quanti gol una determinata squadra potrebbe segnare in media in base alla qualità delle conclusioni scoccate, vede i bianconeri assoluti protagonisti, non solo in Italia, con la Juve brava a realizzare 30 reti in più rispetto alle 51 conclusioni ad alta percentuale rivelate dalle statistiche. Il tutto, per un cinismo incredibile, una qualità straordinaria ed una marea di tiri a referto: 374 totali di cui 189 in porta.

Manchester City e Lazio in seconda posizione, rapporto a +25

In seconda posizione per pericolosità offensiva ma anche per forza dei singoli, troviamo Lazio e Manchester City che, nei rispettivi campionati, hanno messo insieme molte più reti di quanto gli expected gol potevano immaginare. Ed il margine, fra questi due elementi, è davvero importante: biancocelesti e Citizens, sull’asse di una continuità cromatica simile, è di +25 con i ragazzi di Guardiola e quelli di Inzaghi a mettere insieme ben 25 gol in più rispetto al coefficiente statistico analizzato. Immobile, Aguero e compagni, infatti, sono andati oltre ogni previsione ed oltre ogni discussione sulla efficacia dei tiri prodotti con guizzi individuali, serpentine personali e spunti vincenti che hanno portato il bottino offensivo a 102 reti per il Manchester e a 84 marcature per la Lazio.

Psg e Monaco a chiudere

A chiudere questa breve analisi che analizza il rapporto fra reti a referto e gol attesi in stagione, troviamo i francesi del Monaco e Paris Saint Germain. Le formazioni della Ligue 1 pure loro accreditate con meno gol in stagione, hanno fatto meglio riuscendo, con i rispettivi attacchi, a trasformarsi in abili predatori dell’area di rigore e a siglare ben 23 marcature in più rispetto ai tiri potenzialmente pericolosissimi. Organizzazione di gioco, talento, efficacia offensiva e tecnica, quindi, hanno contraddistinto anche queste squadre entrate, a pieno merito, nel novero delle più letali d’Europa per un minimo comune denominatore chiamato: gol.

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