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Juve-Milan, perché Fabbri non dà rigore su Alex Sandro (e sbaglia da regolamento)

Perché Fabbri non ha concesso il rigore al Milan? Perché ha sbagliato valutazione? Cosa può avere influito da regolamento sulla decisione dell’arbitro? Lunedì, in occasione dell’incontro in Lega coi rappresentanti dei club, il designatore Rizzoli e il presidente dell’Aia Nicchi proveranno a spiegare l’errore commesso dall’arbitro e cosa può avere inficiato la sua decisione sul fallo di braccio di Alex Sandro.
A cura di Maurizio De Santis
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Perché l'arbitro Fabbri ha deciso di non assegnare il calcio di rigore al Milan nonostante il fallo evidente di Alex Sandro? Perché il direttore di gara non ha considerato punibile il tocco di braccio del difensore juventino? Cosa ha visto quando ha consultato la moviola in campo (la on-field-review) che gli ha fatto giudicare come ‘non volontaria' la deviazione palese del terzino su cross di Calhanoglu? Tutte domande che da ieri sera hanno alimentato la comunità dei tifosi e il dibattito sulla funzionalità, l'utilizzo, la valutazione del Var da parte dei direttori di gara.

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Secondo le ultime notizie rilanciate da Sky Sport nella giornata di lunedì, in Lega a Milano, in occasione dell'incontro con i rappresentanti dei club, il designatore Rizzoli e il presidente dell'Aia Nicchi chiariranno con il tecnico, Gattuso, e forse Leonardo la loro posizione. Proveranno a spiegare cosa può essere accaduto e cosa può avere indotto all'errore Fabbri. Sarà un'ammissione di colpa? Magari non proprio in questi termini ma di certo non negherà che nello specifico è stato commesso uno sbaglio.

Regolamento sul fallo di mano (e perché Fabbri sbaglia)

Quattro i punti cardine della teoria difensiva – diciamo così – che verranno presi in esame in base alla normativa e richiamano quanto accaduto poche settimane fa (anche allora le polemiche furono fortissime) a San Siro in occasione di Fiorentina-Inter e del rigore concesso alla Viola per un tocco di petto (non di braccio, secondo la deduzione di Abisso) del difensore D'Ambrosio.

  • Cosa può avere influito sulla decisione dell'arbitro? In quei pochi minuti, in cui è difficile coniugare lucidità e sangue freddo con equilibrio ed equità decisionale, hanno avuto un peso quelle che nel gergo del regolamento vengono chiamate ‘mano verso pallone' e ‘movimento naturale' (misurando così la presunta o meno volontarietà del calciatore nel commettere l'infrazione) oppure ‘pallone inaspettato' e ‘maggiore ostacolo' (in riferimento alla posizione e all'impossibilità di togliersi dalla traiettoria della palla).
Cosa dice il regolamento in riferimento al fallo di mano
Cosa dice il regolamento in riferimento al fallo di mano
  • Perché Fabbri non ha concesso il rigore? Il braccio di Alex Sandro non gli è sembrato ‘abbastanza largo', distante dal corpo del brasiliano per asserire la volontarietà del gesto (movimento della mano verso il pallone) e dare il rigore al Milan. Nel regolamento, infatti, c'è scritto che l'arbitro "deve valutare se il contatto tra i pallone e la mano o il braccio è voluto dal calciatore o se questi allarga, alza, muove, o comunque tiene le mani o le braccia con l'intenzione di costituire maggiore ostacolo alla traiettoria del pallone".
Nel regolamento anche i criteri che l'arbitro deve seguire nella valutazione dell'infrazione
Nel regolamento anche i criteri che l'arbitro deve seguire nella valutazione dell'infrazione
  • Perché ha sbagliato valutazione? Il consulto alla moviola a bordo campo non è bastato al direttore di gara per evitare di cadere nell'errore: il braccio di Alex Sandro è spostato in avanti con la ‘chiara intenzione' di opporsi a un cross e l'impressione data dall'arbitro è che per il timore di sbagliare… abbia sbagliato per aver fatto troppo le pulci a una situazione che invece era già sufficientemente chiara. Era rigore.
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