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Juve, Allegri: “I paragoni con Messi e Ronaldo sono solo un danno per Dybala”

Alla conferenza stampa di vigilia della trasferta di Verona, il tecnico bianconero ha confermato l’assenza di Buffon, Pjanic, Cuadrado e De Sciglio. In campo, forse tutti e tre dal primo minuto, Higuain, Mandzukic e Dybala. E sulla Joya è stato perentorio: “E’ un giocatore importante, che sta crescendo. Lasciategli fare il suo percorso in pace”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' un Massimiliano Allegri che vuole provare a strappare il titolo di campione d'Inverno al Napoli negli ultimi 90 minuti disponibili. Dopotutto questa Juventus ha dato chiari segnali di assestamento e crescita e dopo la vittoria contro la Roma, e le cadute dell'Inter, ha dimostrato di essere l'unica in grado di reggere il ritmo forsennato degli Azzurri di Sarri. In un testa a testa che durerà a lungo e che vivrà avvicendamenti soprattutto approfittando di eventuali passi falsi altrui. Contro il Verona, al Bentegodi nessuna distrazione malgrado i problemi di formazione e le polemiche attorno ad uno dei giocatori più attesi, Paulo Dybala.

Il tormento della Joya

Le tre panchine consecutive

Proprio sulla Joya Allegri ha confermato di avere le idee più che chiare: in questa Juventus non c'è posto per posti da titolare garantiti dal nome o dal curriculum. Tutti si devono guadagnare la paga, anche chi si chiama Dybala e viene spesso paragonato a Lionel Messi o ad altri fenomeni. Che al contrario del dieci bianconero hanno vinto molto e ovunque. Per Allegri, dunque, un problema prima che fisico, mentale di un ragazzo pressato dalle aspettative di tutti.

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Giocatore importante, da tutelare

Tre panchine consecutive per Dybala sono state la ricetta di Allegri. Che ha scontentato il ragazzo ma che, forse, l'ha motivato al punto giusto: "Dybala è sereno, ha fatto una bella settimana di allenamento e domani potrebbe tornare a giocare dal primo minuto. Dybala è arrivato tre anni fa alla Juventus, credo che sia cresciuto molto, la Juventus ha messo ancora di più in risalto le sue qualità, lui ha dato tanto alla Juventus. Secondo me ha ancora tanti margini di miglioramento".

I  paragoni dannosi e una mentalità da costruire

Il problema principale per la Joya è l'opinione pubblica che ne richiede prestazioni oltre le aspettative normali, definendolo una volta il nuovo Messi, un ‘altra l'alternativa a Neymar. Soffocandone la concentrazione e la serenità: "Non si può paragonare un ragazzo di 24 anni a due mostri sacri del calcio, anzi a tre, che in due hanno vinto 10 Palloni d'Oro, più c'è Neymar che è un altro che ci è vicino. Paulo deve fare il suo percorso e non deve essere paragonato a nessun altro giocatore, perchè ha le sue qualità, è un giocatore straordinario, basta vederlo giocare e si vede che è diverso dagli altri. Ma questi paragoni che sono stati fatti, gli hanno creato dei danni perché in Italia… non è solo Dybala, Dybala è il meno, i ragazzi giocano mezz'ora e il giorno dopo valgono 40 milioni".

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La sfida di Verona

Solo vincere per mettere pressione al Napoli

Sul match di Verona, le idee sono altrettanto chiare per il tecnico bianconero. Che al di là della formazione che schiererà ha come obiettivo i tre punti e continuare a mettere pressione al Napoli capolista: "Dobbiamo solo vincere per chiudere l'anno nel migliore dei modi. Tra l'altro la Juventus non vince a Verona dal 2001. Se la Juventus su 17 partite ha perso 10 volte a Verona, e ha vinto solamente 7 volte, ritengo che sia una partita per noi dove bisogna prendere i tre punti e basta".

Dybala, Higuain, Mandzukic tutti in campo

Sull'eventuale formazione titolare, Allegri è rimasto sulle sue. Nessuna pretattica solamente la tranquillità di chi deciderà al momento per il meglio. "Saranno sicuramente out Pjanic, Cuadrado, Buffon e De Sciglio. Probabile che dunque giochino dal primo minuto Dybala, Higuain e Mandzukic. Tutti e tre insieme? Perché no"

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