Jóhannsson, scelta sbagliata: Usa fuori dal Mondiale, la sua Islanda si qualifica
Se avesse una "macchina del tempo" forse Aron Jóhannsson cambierebbe il suo destino. Già, perché l'attaccante del Werder Brema nato negli Stati Uniti da genitori islandesi e in possesso dunque del doppio passaporto, nel 2013 scelse di giocare con la nazionale degli Usa, e non con quella nordeuropea. Una decisione legata alla sua volontà di disputare un Mondiale, situazione che sembrava impossibile da realizzare con l'Islanda, ma che oggi non può che generare rimpianti nel ragazzo classe 1990 visto che, se Bjarnason e compagni si sono qualificati per la rassegna iridata della prossima estate, gli Usa sono rimasti clamorosamente fuori.
Aron Jóhannsson e la scelta di lasciare l'Islanda per gli Usa
L'attaccante che attualmente milita in Bundesliga, fino al 2013 aveva collezionato diverse presenze con la nazionale Under 21 islandese. Difficile però dire no al corteggiamento degli Stati Uniti e in particolare dell'allora ct Klinsmann che ha visto nel ragazzo doti importanti per la sua squadra. Ecco allora che Jóhannsson decise di dire sì alla nazionale a stelle e strisce che, come evidenziato dal Corriere dello Sport, anche grazie ad avversarie tutt'altro che irresistibili dal 1986 era sempre presente alla fase finale dei Mondiali. Una situazione che si verificò anche nel 2014 con gli uomini di Klinsmann che parteciparono alla kermesse brasiliana.

L'impresa dell'Islanda, il flop degli Usa e i rimpianti di Jóhannsson
Le cose però sono cambiate in maniera impensabile da allora visto che l'Islanda si è affermata come una delle nazionali europee più competitive. Dopo i quarti di finale conquistati a Euro 2016, ecco che grazie al successo con il Kosovo, Halffredsson e compagni si sono qualificati per la fase finale dei Mondiali in Russia. Un risultato eccezionale che fa della squadra nordeuropea la rappresentativa del Paese con meno abitanti della storia della competizione. Un rendimento diametralmente opposto a quelli della nazionale Usa che negli ultimi anni ha deluso e non poco le aspettative, e con la sconfitta contro Trinidad è rimasta fuori dai Mondiali dopo 28 anni. Una doccia fredda in particolare per Aron Jóhannsson, alle prese con i rimpianti per una scelta forse sbagliata.