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Jermain Defoe passa ai Rangers, la scelta in memoria di Bradley Lowery

Nel mercato di gennaio i Rangers Glasgow hanno preso in prestito dal Bournemouth l’attaccante inglese Jermain Defoe. Secondo la madre del piccolo Bradley Lowery, a cui il giocatore era legatissimo, Defoe ha scelto di passare ai Rangers perché Bradley desiderava vederlo con la maglia del club di Glasgow.
A cura di Alessio Morra
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I Glasgow Rangers hanno acquistato dal Bournemouth Jermaine Defoe. Il calciatore è stato espressamente voluto dal tecnico Steven Gerrard ed è arrivato con la formula del prestito per i prossimi 18 mesi. Pare che determinante per la scelta sia stata la volontà del piccolo Bradley Lowery, morto nel luglio del 2017, che era legatissimo a Defoe ed era un tifoso dei Rangers.

Defoe è un giocatore dei Rangers Glasgow

L’affare è stato ufficializzato nel giorno dell’Epifania dai Rangers, che hanno dato il benvenuto su Twitter a Defoe, poi sono arrivate le parole di Steven Gerrard che parlando di Defoe ha detto: “Sono felice di dare il benvenuto ai Rangers a Jermain. Lui è un attaccante eccezionale, con molta esperienza e che ha segnato gol in tutti i club in cui ha giocato”. Gerrard ha avuto come compagno di squadra al Liverpool Defoe e lo ha voluto fortemente. Secondo la madre del piccolo Bradley l’attaccante ha voluto onorare ulteriormente il bambino, morto per un male incurabile un anno e mezzo fa. La madre di Bradley Lovey ha ricordato che suo figlio era un tifoso dei Rangers, come il padre e il nonno e sperava di vedere Defoe con la maglia del club scozzese che sta contendendo il titolo, dopo tanti anni, al Celtic.

Il fortissimo legame di Defoe e di Bradley Lowery

Il bomber, che ha segnato trecento gol in carriera tra club e nazionale inglese, pochi mesi fa ha ricevuto un prestigioso riconoscimento, l’OBE, ed è diventato membro dell’Impero Britannico non per meriti sportivi ma per quello che ha fatto con la sua associazione e in particolare per Bradley Lowery, che conobbe due anni fa. A quel bimbo il giocatore fu vicino, in molti momenti, i due crearono un legame molto forte. Defoe ha spesso parlato di Bradley, si è tatuato il suo nome sul polso e anche quando ha ottenuto l’OBE ai media ha detto: “Ci sono molte persone a cui sto pensando: come mia madre, mia sorella e tutte le persone che lavoro nella fondazione, tutti i volontari e penso a Bradley”.

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