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Italia sconfitta in Portogallo, Mancini: “Non siamo capaci di fare gol”

L’Italia è stata sconfitta di misura in Portogallo e il commissario tecnico Mancini che considera quasi fisiologici i tanti errori dei suoi ragazzi in considerazione del percorso di crescita, punta il dito contro il digiuno di gol. Se non si segna, non si vince per il mister che ribadisce: “Bisogna crescere perché quando i giocatori sono giovani e non giocano ad alti livelli queste cose succedono. Quando giocano poi vanno in difficoltà”
A cura di Marco Beltrami
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Il problema principale dell'Italia è il digiuno di gol. Non ha dubbi Roberto Mancini dopo la sconfitta degli azzurri sul campo del Portogallo nella seconda giornata di Nations League. Se il ct considera quasi fisiologici (?) i tanti errori tecnici e in fase d'impostazione dei calciatori italiani al Da Luz alla luce di un percorso di crescita appena iniziato (ma che per ora non ha prodotto risultati), diverso è il caso dell'incapacità di incidere in avanti aspetto che a quanto pare lo preoccupa.

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Portogallo-Italia, Mancini preoccupato per il digiuno di gol (e non per gli errori)

Un'intervista sulla falsariga di quella post Italia-Polonia per Mancini che mentre in campo ha rimproverato spesso e volentieri la sua squadra, davanti ai microfoni ha assunto un atteggiamento molto morbido. Dopo Portogallo-Italia 1-0 infatti il tecnico non ha puntato il dito contro le tante sbavature dei suoi giocatori, che a suo dire hanno dato tutto in campo. Il problema vero è l'incapacità di andare a segno: "Troppi errori?  Gli errori li commettiamo e dobbiamo cercare di limitarli. I ragazzi hanno dato in campo tutto quello che potevamo dare, ma bisogna trovare rimedi. Dobbiamo cercare di fare gol perché per vincere le partite bisogna segnare". A tal proposito meglio il primo tempo: "Nella prima frazione siamo stati più attenti nel tenere palla in avanti e questa è una cosa importante".

Mancini giustifica i giovani dell'Italia, che non giocano nei club

Roberto Mancini dunque non si scompone, consapevole che la sua Italia debba crescere e tanto. C'è da fare però i conti con i risultati, con la sconfitta con il Portogallo che rischia di spingere gli azzurri verso il baratro della retrocessione nella Nations League. Il commissario tecnico azzurro sfodera nuovamente il mantra del poco spazio riservato ai giovani talenti italiani: "Bisogna crescere perché quando i giocatori sono giovani e non giocano ad alti livelli queste cose succedono. Quando giocano poi vanno in difficoltà. La condizione? Quando le gambe miglioreranno sarà importante, ma ora dobbiamo cercare di fare gol". Il lavoro di Mancini è appena iniziato, ma il tempo già stringe e a ottobre in Polonia bisognerà dare risposte più concrete, almeno in campo.

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