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Italia, Prandelli ha deciso: “Niente Mondiale per Toni. Abbiamo un progetto”

Il Ct sui fatti di Roma: “Ci vuole una grande riflessione prima che Fifa o Uefa ci fermino”
A cura di Marco Beltrami
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Dopo la vittoria della Coppa Italia da parte del Napoli, e lo scudetto matematicamente conquistato dalla Juventus la stagione calcistica italiana è pronta a volgere al termine. E’ partito il conto alla rovescia per i Mondiali brasiliani ed è tempo di ultime scelte per il Ct Cesare Prandelli che dovrà a breve ufficializzare la lista dei convocati. Tanti i dubbi del mister soprattutto per quanto concerne il reparto offensivo: “Sono contento che la Lega calcio mi abbia concesso i test – ha dichiarato Prandelli in una lunga intervista concessa alla trasmissione radiofonica Radio Anch’io lo sport di Radio Rai – I dati sono gli stessi del 2013. Tutti i giocatori mi stanno mettendo in difficoltà, ma è quello che volevo. I giovani si stanno mettendo in luce”.

I dubbi di Prandelli. Da Giuseppe Rossi, a Mattia Destro, da Cassano a Insigne, da Immobile a Osvaldo fino a Luca Toni e Totti protagonisti di una stagione sorprendente nonostante le tante primavere. L’unica certo del posto insomma sembra Mario Balotelli: “Balotelli in azzurro ha segnato 14 gol, non ha mai assunto comportamenti non in linea con il gruppo Io giudico i comportamenti a Coverciano, e poi tutti conoscono le regole. Da lui mi aspetto le prestazioni. Ieri sera Balotelli ha disputato un'ottima partita, forse anche per merito di Seedorf, i giocatori importanti devono garantire le prestazioni".

Niente Mondiale per Toni. Nella finale di Coppa Italia si è visto in campo un grande Insigne. Il “magnifico” del Napoli potrebbe essere la “sorpresa” delle convocazioni di Prandelli, così come Immobile. Ma mentre il selezionatore di Orzinuovi ha aperto ai due ex Pescara, ha chiuso a Toni che a Verona sta vivendo una seconda giovinezza: “Insigne è nei 30, come altri attaccanti, forse ne metterò sette e poi ne sceglierò cinque. È anche divertente fare con gli amici il toto-giocatori. Luca Toni? E’ riuscito a rimettersi in discussione e ha fatto grandi cose. Merita grande rispetto, così come Totti, ma non verrà perché abbiamo iniziato un progetto e bisogna avere la forza di portarlo avanti. Se dovessi essere in difficoltà, però, so dove andare a parare".

L'Italia ha toccato il fondo.  Archiviata la questione Mondiali, Prandelli non ha potuto non dire la sua su quanto accaduto a Roma in occasione della finale di Coppa Italia. Per il Ct è arrivato il momento della svolta perché si è toccato il fondo e bisogna reagire prima che intervengano i massimi organi calcistici internazionali: “Quando ho visto i problemi che hanno avuto i tifosi della Lazio in Polonia mi chiesero cosa ne pensavo e io risposi che, prima o poi, qualcuno ci fermerà. Non dobbiamo far finta di nulla, quando Capello parlò di calcio in mano agli ultrà probabilmente voleva essere da stimolo. Gli stadi devono essere luoghi di aggregazione propositiva, non di minacce. La realtà rispecchia il Paese e il calcio fa da cassa di risonanza in tutto il mondo di una situazione che non ci rappresenta. È brutto dirlo, ma noi italiani abbiamo bisogno di toccare il fondo, di essere governati e indirizzati. In questo momento abbiamo bisogno di una grande riflessione, che coinvolga tutto il Paese, altrimenti la Fifa o l'Uefa ci fermeranno, come hanno fatto con gli inglesi".

Amarezza per i fischi all'inno. Prandelli è rimasto molto colpito dal dialogo tra Hamsik e il capo ultrà Genny a’ carogna così come dai fischi all’inno nazionale: “Da anni diciamo di evitare i contatti fra i calciatori e i tifosi delle curve. L'ho sempre detto che il protagonista del calcio è il gioco, l'evento, non sono gli spettatori. I fischi all'inno di Mameli mi hanno amareggiato, intristito ma credo fossero fischi legati alla tensione accumulata, per le notizie che arrivavano, dopo gli incidenti del pomeriggio. Nei fischi all'inno non c'è niente di civile”.

Complimenti alla Juventus. Tornando al calcio giocato, l’ex mister della Fiorentina ha commentato gli ultimi verdetti calcistici complimentandosi con la Juve campione d’Italia, ma anche con la Roma protagonista di un super campionato: “Complimenti alla Juve, a Conte e ai giocatori che sono riusciti nonostante le pressioni a vincere un campionato strameritato. Un grazie alla Roma, vincente fino all'ultimo, propositivo e molto bello. Il nostro calcio non è messo così male dal punto di vista del gioco, anche Napoli e Fiorentina hanno dimostrato di avere un impianto di gioco collaudato, è un calcio che si sta ritrovando. Le prime 4 squadre hanno tutte una propria identità".

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