Italia fuori dal Mondiale. Tavecchio prende tempo: “48 ore di riflessione”
L'Italia non è riuscita a segnare un gol alla Svezia in due partite. Tremendo e per la prima volta dopo 60 anni non prenderà parte a un Campionato del Mondo. Un fallimento vero e proprio. Il Commissario Tecnico Ventura è naturalmente al primo posto nel banco degli imputati. Il suo futuro è scritto, ma non c'è ancora nulla di certo. Perché Ventura non si è dimesso, come in parecchi immaginavo, e perché il presidente federale Tavecchio si è preso del tempo per decidere. Queste le parole del c.t. in conferenza stampa:
Mi sento di chiedere scusa agli italiani, per il risultato, non per l'impegno. Ma so che conta il risultato. Non dite che non e' nato il feeling tattico con la squadra, la partita di stasera dimostra il contrario. Ci sarebbero tante cose da dire, ma so che stasera conta il risultato.
Tavecchio ragiona sul futuro azzurro
Il numero uno del calcio italiano, Tavecchio, e tutto il gruppo di vertice della FIGC dopo l'eliminazione nel playoff di Russia 2018, ha deciso di prendersi 48 ore di riflessione. Una fonte della Federcalcio ha fatto sapere all'Ansa che Tavecchio non rilascerà dichiarazioni a caldo e che entro due giorni effettuerà le proprie valutazioni sul tecnico, che comunque è condannato all'esonero, e inizierà anche a impostare il futuro della nostra Nazionale che si trova all'anno zero.
Chi sulla panchina dell'Italia
Ventura ha un contratto fino al 2020 ma non ha nemmeno una chance di rimanere sulla panchina azzurra. L'Italia del calcio è chiamata alla rifondazione, Buffon, Barzagli e De Rossi hanno dato l'addio alla nazionale, e il successore di Ventura ripartirà con una squadra molto giovane. Ma chi ci sarà in panchina? Di Biagio potrebbe traghettare la squadra nell'amichevole di marzo, ma pare impossibile una sua promozione. Tavecchio cercherà di prendere un big tra Allegri, Conte, Mancini e Ancelotti, l'unico attualmente libero e disponibile. Il problema per tutti questi tecnici di grido è rappresentato dall'ingaggio che non è affatto equiparabile a quello che percepiscono, o hanno percepito con i club. Così sullo sfondo si affacciano tecnici navigati e bravi, che non pretendono cifre folli, come De Biasi.