Italia flop, Bonucci: “Non è solo colpa di Ventura. Mancano progetto e regole”
La retorica degli equilibri da spostare gli ha fatto più male che bene. Da quando Leonardo Bonucci ha gettato la maschera, mostrando il vero volto del difensore che in Italia ha vinto tutto con la Juve, sembra aver ritrovato serenità, fiducia e soprattutto quella sicurezza che in campo aveva smarrito nell'avvio di campionato deludente del Milan. Quel gesto fatto a San Siro, nella serata dell'Apocalisse e del sogno Mondiale infranto contro gli svedesi, è stato emblematico quanto l'abbraccio al suo ex compagno di squadra e di tante battaglie, Gigi Buffon.
Fino alla fine. Come ai tempi della ‘vecchia signora' sono rimasti assieme e assieme hanno diviso il peso del disastro Nazionale. Saranno ancora l'uno di fianco all'altro anche nella prossima avventura in Azzurro? Difficile ipotizzarlo in questa fase di cambiamento, dove nemmeno il presidente federale, Tavecchio, ha la certezza di restare al timone del calcio italiano. Nell'intervista a Le Iene, pur ammettendo di aver scelto il ct anche su consiglio di alcuni calciatori, lo ha sostanzialmente scaricato: "Le colpe sono sue – ha ammesso -, ha sbagliato tutto".
Questione progettuale. Bonucci la pensa diversamente e non si unisce al coro di quanti hanno piazzato Ventura nel mirino e premuto il grilletto. Bersaglio facile, facile… del resto, è un vecchio adagio del calcio: quando i risultati vanno male il primo a pagare è sempre l'allenatore. In questo caso, l'ex commissario tecnico (esonerato e non dimissionario) ha sì gravi responsabilità ma il la questione è di più ampio respiro.
Trovo sia veramente brutto e riduttivo trovare l'unico colpevole nel ct – ha affermato Bonucci a Sky Sport, dopo la sconfitta del Milan al San Paolo -. L'eliminazione non arriva perché c'era in panchina Ventura. Abbiamo tralasciato qualche piccolo segnale dal Mondiale 2010. Gli altri sviluppano, migliorano e crescono, noi ci affidiamo sempre alla buona sorte. Non è il momento. Adesso bisogna tirare una riga e proporre qualcosa di importante. Ancelotti come ct? Anche un ct può far poco se le regole intorno non vengono cambiate.