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Italia, contro la Croazia Conte pensa a Insigne per il 3-5-2

Per il Ct azzurro è arrivato il momento di sperimentare nuovi moduli e sfruttare l’ottimo momento del folletto di Napoli. Anche nell’amichevole con l’Albania non mancheranno i cambiamenti per tutelare una difesa che non sta attraversando un periodo felice.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il cammino verso Euro2016 non ammette distrazioni ma è anche banco di prova perfetto per fare sperimentazioni mirate. Antonio Conte, da sempre uomo e tecnico concreto, non lascerà che le prossime due partite, quella ufficiale contro la Croazia e l'amichevole con l'Albania, possano creare perplessità ai giocatori oramai inseriti in un meccanismo che di volta in volta viene appreso sempre più, ma si permetterà di studiare qualche alternativa concreta che possa essere utilizzata in caso di bisogno come ‘piano B'. E così, fedele al suo motto secondo il quale nessuno è precluso e tutti hanno uguali possibilità di vestire l'Azzurro, salgono a dismisura le quotazioni di Lorenzo Insigne, l'oro di Napoli fresco di rinnovo, che sta facendo benissimo, supportato da un ottimo momento di forma psicofisica e dalla fiducia che Benitez gli ha voluto accordare. Contro la Roma, non a caso, è stato proprio lui l'uomo in più del match soprattutto nel primo tempo quando ha deliziato platea e compagni con giocate da oramai maturo top-player.

Sperimentare per crescere. Gli esperimenti andranno fatti, con cautela e giudizio ma per Antonio Conte è arrivato il momento di osare di più. L'asticella si è alzata, il salto di qualità tattico è obbligatorio per avere una rosa capace di adattarsi alle scelte del Ct e il banco di prova della Croazia – al momento unica reale concorrente per il primo posto nel girone di Qualificazione – è utile per mettere a frutto le ultime idee dell'ex bianconero che sta meditando come trasformare l'Italia in un 3-5-2 a lui caro, con una mediana sulle fasce molto alta e al centro giocatori di qualità e fosforo. La classifica lo permette e anche l'amichevole con l'Albania sarà un altro banco di prova. Sulla carta le idee chiare ci sono e potrebbe essere anche il momento giusto per metterle in pratica perché Conte avrebbe anche i giocatori adatti al modulo. Tra questi, il sempre sotto osservazione Alessio Cerci che si sta ambientando nella sua avventura spagnola e Lorenzo Insigne, il folletto dei partenopei che sta vivendo un importante momento di forma personale.

Cerci e Insigne, le mezzali su cui puntare. Cerci e Insigne sono i giocatori perfetti per ciò che ha in testa Conte, senza dover per questo bocciare altri candidati. Il primo già in granata si era dimostrato un perfetto esterno offensivo con una chiara visione dell'area avversaria e capace di fare gol soprattutto sfruttando spazi e in velocità. Dovrebbe migliorare la fase difensiva ma il talento c'è e se c'è anche la disponibilità il gioco appare semplice. Insigne è invece la mezzala classica capace di accentrarsi al momento giusto, movimento che Conte cerca da un giocatore con le caratteristiche precise: piedi buoni, ottimo dribbling nello stretto, capacità di tiro e bravo negli assist per l'inserimento dei compagni.

3-5-2 a copertura di una difesa in difficoltà. Certo, le alternative classiche ci sono già come Candreva o Giovinco già inseriti nel giro azzurro e provati svariate volte in questo ruolo. Anche lo stesso Giaccherini, vecchio pallino di Conte ai tempi della Juventus, torna utile al modulo ma questo sembra il momento di dare responsabilità anche ad altri giocatori facendoli sentire parte del progetto Italia. Il modulo a cinque permetterebbe anche di coprire la non perfetta situazione difensiva attuale. barzagli è sempre ai box, i centrali della Juventus rischiano di essere spremuti più del necessario (tra l'altro Bonucci è squalificato con la Croazia) e le alternative classiche (Ranocchia e Ogbonna) non stanno strabiliando. Così si potrebbe pensare ad un de Rossi playmaker basso votato più alla fase di contenimento e il giovane Darmian a dar manforte alla linea a tre.

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