L’oro di Napoli si chiama Lorenzo Insigne (foto)
Nel match contro la Roma è stato il folletto partenopeo a fare la differenza nel primo tempo giocato in modo esemplare grazie alla fiducia accordatagli ancora una volta da Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo da inizio stagione, sta preferendo l'azzurro al belga Mertens che si ritaglia quando può spazi solamente in Europa League. Per Insisgne, invece, c'è la gloria del San Paolo e della Serie A e lui sta rispondendo al meglio in quella che può essere tranquillamente definita al momento, la sua migliore stagione. Il primo tempo contro i giallorossi ne è stata chiara testimonianza con giocate sublimi, assist al bacio per i compagni e anche il costante tentativo di andare a segno. Nella ripresa, al 70′ Benitez lo toglie dal campo, stremato, con il San Paolo che gli dedica una Standing Ovation vecchia maniera.
Giocate da campione assoluto. Gli è mancato solamente il gol a Lorenzo Insigne, MVP assoluto nel primo tempo del match contro la Roma valido per l'anticipo della 9a giornata di Campionato, sabato pomeriggio. Davanti ad un San Paolo tutto per lui l'esterno offensivo dei partenopei ha sublimato i presenti con giocate da vero fuoriclasse. Lo stesso pubblico con cui in passato aveva avuto qualche problema per alcune prestazioni non all'altezza, oggi lo ha applaudito ed esaltato, trascinandolo alla ricerca del gol. Sue le giocate migliori, tra dribbling ubriacanti, colpi di tacco e assist perfetti. Dai suoi piedi sono nate tutte le azioni più pericolose del Napoli nei primi 45 minuti di gioco. Al 42′ un suo stop-and-go con uno smarcamento di tacco, brucia i difensori romanisti lanciando Higuain a segno (e sull'assist dell'argentino Hamsik colpirà la traversa). Azione da assistman che arriva dopo il tentativo di andare in gol direttamente all'11' minuto quando il suo destro a giro al veleno viene deviato in angolo da uno strepitoso De Sanctis.
Manca solo il gol. Che era arrivato questa stagione già nel match vinto a Torino contro i granata dove Insigne aveva siglato una rete decisiva ai fini del risultato. Contro la Roma nel primo tempo non è arrivata la rete personale ma le giocate sono state da gran campione, da leader dentro e fuori dal campo e per i compagni. Se infatti per Insigne è solo uno il gol in 9 partite, sono già due gli assist fatti: ancora nel match contro il Torino e nel pareggio per 1-1 contro l'Atalanta.
Giocoliere e standing ovation. Nella ripresa Benitez lo tiene in campo ancora per 25 minuti e lui non delude. Anche se il Napoli soffre il ritorno dei giallorossi, i partenopei cercano spesso e volentieri l'esterno per imbastire le azioni offensive più importanti. E l'ultima azione prima della sostituzione gli permette di ricevere la standing ovation del San Paolo: gioco da circo per liberarsi da Manolas (un auto sombrero), scambio stretto con Higuain che solamente un tocco finale di un difensore avversario impedisce di vedere Insigne in porta in quello che sarebbe potuto essere il gol della definitiva consacrazione.
Il rinnovo contrattuale. La firma in calce al contratto è arrivata negli studi della Filmauro a Roma. Insigne ha prolungato l'accordo con il Napoli fino al 2019. Ingaggio da 1.5 milioni con bonus di anno in anno fino ad arrivare ai 2 milioni. A dare l'annuncio ufficiale è la società azzurra attraverso una nota pubblicata sul proprio sito: "Il Presidente Aurelio De Laurentiis e Lorenzo Insigne si sono incontrati oggi negli uffici della Filmauro a Roma ed hanno sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2019″. Partito nel settore giovanile del Napoli, Insigne è tornato in azzurro dopo i prestiti alla Cavese, al Foggia e al Pescara di Zeman. In Abruzzo conquistò la promozione nel tridente con Immobile e Verratti.
