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Inzaghi: “Sinisa? Un amico”. Mihajlovic: “Noi come serpenti a San Siro”

Presente e (forse) futuro allenatore del Milan si sfidano nel posticipo della 30a giornata. Mihajlovic: “Speriamo ancora nella Champions”. Inzaghi: “Sesto? Non guardo la classifica prima di 3, 4 giornate dalla fine”
A cura di Maurizio De Santis
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Presente (Pippo Inzaghi) e forse futuro (Mihajlovic) del Milan. La Sampdoria cala a San Siro a caccia di punti per l'Europa con il tecnico serbo osservato speciale perché (nonostante sia richiesto anche dal Napoli) nella prossima stagione potrebbe accomodarsi di nuovo su quella panchina, sponda rossonera. "Gli allenatori invecchiano prima del solito – dice Sinisa con ironia in conferenza stampa -, a Milano in particolare come accade al Mancio e a Pippo. Anch'io rispetto all'inizio della stagione ho qualche capello bianco in più… però non ho paura d'invecchiare, anzi mi sento più giovane di vent'anni fa".

Fa il giro largo e poi arriva al nocciolo della questione: cosa farà in futuro, resterà a Genova oppure accetterà l'offerta di un altro club? "Intanto, né io né la mia squadra dobbiamo lasciarci distrarre da queste voci. Che si avverino o meno, l'unica cosa che conta in questo momento è portare la Sampdoria in Europa. E' questo il nostro obiettivo e siamo tutti compatti per raggiungerlo". Il Milan arriva da due risultati utili consecutivi, la sfida coi blucerchiati è l'ultima occasione per provare a restare in corsa per l'Europa. Mihajlovic sa che, al di là dei numeri espressi dalla classifica, il diavolo è sempre un avversario pericoloso. "Ha ottimi calciatori che ti possono mettere sempre in grande difficoltà – ha aggiunto il serbo -. Per quanto ci riguarda, speriamo ancora di poter centrare il traguardo della Champions. Dobbiamo essere cattivi in attacco, dobbiamo essere come i serpenti, velenosi e pronti a colpire".

Quanto a Inzaghi, abituato da giocatore a eludere la marcatura degli avversari, se la cava con mestiere anche davanti al microfono in conferenza stampa. Inevitabili i riferimenti al chiacchiericcio che vuole Mihajlovic al suo posto a partire dalla prossima stagione. "Se il Milan sarà contento di me, io continuerò con grande voglia e affetto perché questo è un posto eccezionale", poi spegne così le voci sul futuro "stimo i miei colleghi e ancora di più quelli tra loro che conosco, Sinisa è uno di questi. Devo dire che quando sono stato in difficoltà uno dei primi messaggi di incoraggiamento mi è arrivato da lui". Sesto posto obiettivo possibile nonostante la concorrenza durissima, Inzaghi non cade nel tranello: "Fino a quando non mancano tre, al massimo quattro giornate dalla fine del campionato non guardo la classifica".

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