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Inzaghi imbriglia Spalletti sulle fasce, l’Inter non riesce più a segnare

Lo 0-0 di San Siro dimostra ancora una volta l’incapacità dei nerazzurri nel trovare il gol. Meglio l’Inter di Spalletti all’inizio ma alla distanza Simone Inzaghi prende le misure: Marusic e Lukaku sono spine nei fianchi interisti e nel finale Felipe Anderson è immarcabile. Delusioni Perisic e Candreva ma mancano alternative valide.
A cura di Alessio Pediglieri
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Con il Napoli vincente a Crotone e la Roma fermata clamorosamente all'Olimpico sull'1-1 dal piccolo Sassuolo, per Inter e Lazio era una occasione importantissima per ributtarsi nella mischia delle prime quattro della classifica, anche perché in serata giocherà la Juventus attesa a Verona per cercare un successo fondamentale in chiave corsa tricolore. Per Spalletti una prova del 9 fondamentale, per Inzaghi la possibilità di laurearsi come reale alternativa per la Zona Champions League. Il risultato finale fa sorridere di più i capitolini dei nerazzurri con la Lazio che imbriglia i nerazzurri per poi provare ad azzannarli nei minuti finali.

Inter, Spalletti scelte obbligate nel 4-2-3-1

Per Spalletti una formazione obbligata con una difesa costretta a rinunciare al centrale Miranda e al laterale D'Ambrosio. Non due fenomeni ma comunque due certezze per la squadra nerazzurra che si schiera in campo con il classico 4-2-3-1 con cui il tecnico interista cerca da sempre di nascondere la mancanza di un vero e proprio trequartista alle spalle di Icardi. Anche con la Lazio, ha chiesto a Borja Valero di inventarsi nel ruolo ma lo spagnolo, vuoi per lentezza vuoi per caratteristiche, non ha il passo adatto per svolgere la mansione richiesta.

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Lazio, Inzaghi tradito da Luis Alberto sulla fascia

Simone Inzaghi è bravo nell'approfittare del vuoto sulla trequarti da parte di un'Inter spesso troppo concentrata nel fornire palloni utili a Icardi, dimenticando spesso i laterali capitolini che riescono a tenere molto bassa la difesa nerazzurra creando aperture centrali per gli inserimenti dei giocatori della Lazio. Luis Alberto delude, mentre Marusic  e Lukaku sono pendolini costanti, rincorsi spesso da Perisic e Candreva, mentre al centro Leiva, Parolo e Lulic sovrastano spesso i centrali interisti.

La Lazio cambia assetto: Lukaku e Felipe Anderson danno profondità

Col passare dei minuti e soprattutto con l'ingresso nella Lazio di Felipe Anderson, Inzaghi dà scacco matto a Spalletti: negli ultimi 20 minuti è una novena nerazzurra con occasioni che fioccano davanti ad Handanovic. L'Inter ripiega, ma manca collante tra i reparti e quando Gagliardini paga dazio insieme a Vecino per non avere più gambe e fiato, per Spalletti non ci sono alternative valide in panchina.

La sfida di San Siro su Sofascore.com
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Per Spalletti, il solito cambio: Joao Mario, ma il portoghese delude ancora

L'unica scelta obbligata per provare a tenere bassa la Lazio è la carta Joao Mario che va a fare filtro in mezzo al campo rinunciando ad un esterno come Candreva. Insieme a Vecino, Gagliardini e Borja Valero l'Inter cerca di dare geometrie laddove le gambe non reggono ma anche l'inserimento di un altro velocissimo giocatore come Nani, mette in ginocchio i padroni di casa. Che si ritrovano dal provarfe a vincere la partita a uscire da San Siro con un pareggio dignitoso.

La partita a confronto tra Leiva e Valero, i due riferimenti in mediana
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Botta e risposta: saltano le marcature, Handoanovic e Strakosha decisivi

Nel finale. le ultime mosse tra Inzaghi e Spalletti: tra i nerazzurri entrano anche Dalbert e Brozovic per Cancelo e Borja ma l'assetto della Lazio è migliore e maggiormente offensivo. I capitolini sono messi meglio in campo e con maggiori energie in corpo. Il collettivo nerazzurro latita, si spera nella giocata dei singoli ma Perisic delude ancora, Icardi è sempre troppo isolato. Dall'altra parte Immobile è l'alter ego del capitano nerazzurro, dannandosi tra le maglie nerazzurre e solo quando Inzaghi inserisce qualità e velocità con Felipe Anderson e Nani, qualcosa di buono si vede in avanti.

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