Inzaghi imbriglia Spalletti sulle fasce, l’Inter non riesce più a segnare
Con il Napoli vincente a Crotone e la Roma fermata clamorosamente all'Olimpico sull'1-1 dal piccolo Sassuolo, per Inter e Lazio era una occasione importantissima per ributtarsi nella mischia delle prime quattro della classifica, anche perché in serata giocherà la Juventus attesa a Verona per cercare un successo fondamentale in chiave corsa tricolore. Per Spalletti una prova del 9 fondamentale, per Inzaghi la possibilità di laurearsi come reale alternativa per la Zona Champions League. Il risultato finale fa sorridere di più i capitolini dei nerazzurri con la Lazio che imbriglia i nerazzurri per poi provare ad azzannarli nei minuti finali.
- Inter, Spalletti scelte obbligate nel 4-2-3-1
- Lazio, Inzaghi tradito da Luis Alberto sulla fascia
- La Lazio cambia assetto: Lukaku e Felipe Anderson danno profondità
- Per Spalletti, il solito cambio: Joao Mario, ma il portoghese delude ancora
- Botta e risposta: saltano le marcature, Handoanovic e Strakosha decisivi
Inter, Spalletti scelte obbligate nel 4-2-3-1
Per Spalletti una formazione obbligata con una difesa costretta a rinunciare al centrale Miranda e al laterale D'Ambrosio. Non due fenomeni ma comunque due certezze per la squadra nerazzurra che si schiera in campo con il classico 4-2-3-1 con cui il tecnico interista cerca da sempre di nascondere la mancanza di un vero e proprio trequartista alle spalle di Icardi. Anche con la Lazio, ha chiesto a Borja Valero di inventarsi nel ruolo ma lo spagnolo, vuoi per lentezza vuoi per caratteristiche, non ha il passo adatto per svolgere la mansione richiesta.

Lazio, Inzaghi tradito da Luis Alberto sulla fascia
Simone Inzaghi è bravo nell'approfittare del vuoto sulla trequarti da parte di un'Inter spesso troppo concentrata nel fornire palloni utili a Icardi, dimenticando spesso i laterali capitolini che riescono a tenere molto bassa la difesa nerazzurra creando aperture centrali per gli inserimenti dei giocatori della Lazio. Luis Alberto delude, mentre Marusic e Lukaku sono pendolini costanti, rincorsi spesso da Perisic e Candreva, mentre al centro Leiva, Parolo e Lulic sovrastano spesso i centrali interisti.
La Lazio cambia assetto: Lukaku e Felipe Anderson danno profondità
Col passare dei minuti e soprattutto con l'ingresso nella Lazio di Felipe Anderson, Inzaghi dà scacco matto a Spalletti: negli ultimi 20 minuti è una novena nerazzurra con occasioni che fioccano davanti ad Handanovic. L'Inter ripiega, ma manca collante tra i reparti e quando Gagliardini paga dazio insieme a Vecino per non avere più gambe e fiato, per Spalletti non ci sono alternative valide in panchina.

Per Spalletti, il solito cambio: Joao Mario, ma il portoghese delude ancora
L'unica scelta obbligata per provare a tenere bassa la Lazio è la carta Joao Mario che va a fare filtro in mezzo al campo rinunciando ad un esterno come Candreva. Insieme a Vecino, Gagliardini e Borja Valero l'Inter cerca di dare geometrie laddove le gambe non reggono ma anche l'inserimento di un altro velocissimo giocatore come Nani, mette in ginocchio i padroni di casa. Che si ritrovano dal provarfe a vincere la partita a uscire da San Siro con un pareggio dignitoso.

Botta e risposta: saltano le marcature, Handoanovic e Strakosha decisivi
Nel finale. le ultime mosse tra Inzaghi e Spalletti: tra i nerazzurri entrano anche Dalbert e Brozovic per Cancelo e Borja ma l'assetto della Lazio è migliore e maggiormente offensivo. I capitolini sono messi meglio in campo e con maggiori energie in corpo. Il collettivo nerazzurro latita, si spera nella giocata dei singoli ma Perisic delude ancora, Icardi è sempre troppo isolato. Dall'altra parte Immobile è l'alter ego del capitano nerazzurro, dannandosi tra le maglie nerazzurre e solo quando Inzaghi inserisce qualità e velocità con Felipe Anderson e Nani, qualcosa di buono si vede in avanti.