538 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Inter, Zanetti annuncia l’addio: “E’ il momento giusto per lasciare”

Zanetti giocherà le ultime due partite contro Lazio e Chievo: “Mi passerà tutta la carriera davanti. Spero di essere utile all’Inter anche fuori dal campo”.
A cura di Maurizio De Santis
538 CONDIVISIONI
Immagine

"A fine stagione mi ritiro. Comincerò una nuova esperienza e spero di essere utile all'Inter anche fuori dal campo". Javier Zanetti, 41 anni, 856 partite e 21 gol in carriera, lo ha confessato al giornale argentino La Nacion. Una Champions, una Coppa Uefa, una Coppa del Mondo per Club, cinque scudetti, quattro Coppe Italia e altrettante Supercoppe tricolori fanno parte della carriera del campione che in maglia nerazzurra ha trascorso quasi due lustri (19 anni) da calciatore. "Mi sento realizzato e completo, è il momento giusto per lasciare". L'ultima sfida l'ha vinta riprendendosi dall'infortunio al tendine d'Achille che lo aveva messo ko nella scorsa stagione durante la partita con il Palermo. "Volevo dimostrare di poter essere ancora competitivo e ci sono riuscito. Mi mancheranno molte cose della vita del calciatore ma, per fortuna, so come impegnare il mio tempo libero…". Thohir per lui ha già pronto il ruolo di dirigente.

Addio a San Siro. Lazio (a Milano) e poi Chievo (trasferta a Verona) saranno le ultime apparizioni ufficiali di Zanetti, peccato che la Nord – la Curva occupata dalla parte più calda del tifo nerazzurri – sarà chiusa per la decisione del Giudice Sportivo di sanzionare i cori razzisti degli ultrà. "Ci sarà comunque molta gente che starà preparando qualcosa". Il sipario calerà al Bentegodi e sarà come fare un salto indietro nel tempo e poi tornare nel presente nel giro di pochi attimi: tutta una vita davanti agli occhi e poi la sequenza videoclip s'interromperà al triplice fischio dell'arbitro. "Mi passerà davanti tutta la carriera. Ronaldo, Messi e Baggio sono stati i migliori compagni di sempre. Giggs, Zidane e Kakà quelli più difficili da affrontare". Titoli di coda, standing ovation, buio in sala. "E poi penserò a mia madre, mio padre, mia moglie, i miei tre figli, a tutte le persone che mi ha sostenuto in questi anni. Chissà come mi lascerò andare".

538 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views