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Inter, Thohir ci crede: “La nostra dimensione è la Champions League”

In una lunga intervista al quotidiano portoghese A Bola, il numero uno nerazzurro crede nel rilancio totale: scudetto ed Europa. “La squadra c’è e Roberto Mancini gode della nostra totale fiducia”. E alla ripresa del campionato c’è il derby.
A cura di Alessio Pediglieri
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Due vittorie in due gare, al di là degli scivoloni in amichevole, l'Inter targata 2015/2016 non ha deluso le aspettative di avvio campionato. Adesso c'è il test derby contro un Milan che rischia di presentarsi coi cerotti ma anche con un Balotelli in più nel motore. Eppure il presidente dell'Inter, Erick Thohir non si cura degli avversari di turno e si concentra tutto sul nuovo progetto nato sotto l'egida di Roberto Mancini e che vede una squadra rivoluzionata a suon di nuovi acquisti e partenze. Un investimento che ha un obiettivo principale ben evidenziato: lo scudetto e il ritorno da protagonisti in Champions League.

Mercato frizzante per tornare a vincere – L'estate nerazzurra è stata foriera di una campagna acquisti che ha solleticato l'entusiasmo dei tifosi, sopito da stagioni tutt'altro che entusiasmanti. Thohir sta proseguendo nel suo progetto a lunga scadenza provando a ridare alla società quella nomea e quelle vittorie che l'hanno resa – anche in un passato molto recente – tra le migliori al mondo: "La nostra dimensione è la Champions League, quindi l'obiettivo è tornarci. Ma l'ha detto anche Mancini: siamo l'Inter e dobbiamo puntare al massimo, quindi perché non puntare allo scudetto? Non è facile certo, la Juventus sono anni che domina nel campionato italiano ma noi lavoriamo anche per questo, cercando di fare sempre del nostro meglio"

Mancini, il manager guru in panchina – Successi che avranno nuovi volti e nuovi nomi ma che saranno amalgamati dal tecnico che l'Inter ha scelto di seguire in tutto e per tutto, Roberto Mancini. Una garanzia per Thohir che non ha lesinato soldi per accontentare l'allenatore nelle sue richieste: "Questa è la squadra di qualità che volevamo costruire, anche con Massimo Moratti, affinché l'Inter possa essere competitiva in Serie A e tornare in Champions League. Roberto Mancini ha il nostro pieno supporto. A proposito del mercato, ci tengo a sottolineare che le nostre sono sempre decisioni collettive, non solo del presidente o solo del tecnico o solo della dirigenza. Il calcio è un lavoro di squadra. Può capitare che ognuna di queste componenti suggerisca delle idee e che magari possano essere diverse: alla fine le scelte però sono condivise".

Il tifo globale – La visione di fondo era è  e resterà internazionale. Thohir è uomo di mondo, sa che per far girare i soldi e quadrare i conti servono le vittorie sportive ma anche una sana e virtuosa gestione dirigenziale. Votata allo sviluppo del brand e alla conquista di nuovi mercati: "I tifosi sono il sangue che dà linfa al nostro club. Il management è il cervello, i giocatori sono i muscoli. La combinazione di queste tre parti è fondamentale. E quando dico che i tifosi sono importanti non penso solo a quelli italiani ma a quelli di tutti il mondo. In Indonesia, per esempio, ce ne sono 15 milioni. Quelli in Italia hanno la possibilità di andare allo stadio e seguire la squadra da vicino, ma per tutti gli altri dobbiamo costantemente pensare a come coinvolgerli anche se da lontano"

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