Inter, Thohir: “Chi non salta rossonero è”

Con l’elezione alla presidenza dell’Inter è ufficialmente iniziata l’era nerazzurra di Erick Thohir che raccoglie l’eredità di Massimo Moratti nominato presidente onorario del club. Il tycoon indonesiano in una conferenza stampa congiunta con il suo predecessore, si è presentato ufficialmente ai suoi nuovi tifosi. Le prime parole di Thohir sono state rivolte proprio a Moratti che gli è stato vicino in questi mesi: “Ringrazio Moratti, i miei soci, la mia famiglia che mi è stata vicino. Ringrazio gli advisor e anche i tifosi, che mi hanno accolto con grande calore”. Il magnate indonesiano ha già le idee chiare sul futuro con la volontà di riportare la squadra nell’Olimpo del calcio: “Quello che promettiamo è di lavorare duro. In questi mesi con Mazzarri sono state gettate le basi per un buon futuro e noi renderemo la squadra ancor più competitiva. Il calcio sta cambiando, noi vogliamo rendere l'Inter una squadra vincente. il ruolo di tutto lo staff sarà difficile, ma abbiamo obiettivi chiari per rendere l'Inter quella che Massimo Moratti ha reso negli ultimi 18 anni". A sorpresa Thohir si è lasciato anche andare ad una battuta, riservando una stilettata ai cugini del Milan intonando il classico coro: "Chi non salta rossonero è"
La scelta di acquisire l’Inter è figlia di una passione nata negli anni ’80 con Thohir ha concluso sottolineando l’amore del popolo asiatico per il calcio italiano: “La Serie A era estremamente famosa in Asia negli anni '80 quando io ero un adolescente. Mi sono appassionato e la scelta è ricaduta sull'Inter. Quando ho discusso con Moratti abbiamo focalizzato il discorso sulle persone. In Asia siamo tantissimi e queste persone vanno coinvolte per far apprezzare di più la Serie A. Da oggi il mio obiettivo è aumentare il numero dei tifosi dell'Inter. Una delle mie doti è la pazienza e anche Andy e Rosan condividono questa pazienza. Noi vogliamo portare la nostra pazienza e competenza, l nostro know how anche a livello commerciale e unirla mal know how di Massimo Moratti".