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Inter, Suning-Pirelli a nervi tesi: i cinesi nascondo lo storico sponsor sotto un cerotto

Sulle divise d’allenamento, al posto dello storico sponsor nerazzurro è comparso un enorme cerotto bianco. Per i nuovi proprietari, Pirelli pagherebbe solamente per la scritta sulle divise da gioco mentre quelle da training sarebbero a disposizione di nuovi investitori. Una decisione di cui Moratti e Tronchetti Provera non sono stati informati.
A cura di Alessio Pediglieri
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Scintille alla Pinetina. Non solo come sembra essere accaduto tra Roberto Mancini e la nuova proprietà cinese del Suning Group ma anche tra i proprietari appena subentrati a Thohir e lo storico sponsor Pirelli, con cui i rapporti erano sembrati subito tesi. Il nodo del contendere sarebbero le maglie e le divise d'allenamento per le quali la Pirelli non pagherebbe un centesimo non rientrando nell'accordo e nel rinnovo appena stipulato. Da sempre, però, con l'accordo e il consenso di tutti, la scritta "Pirelli" da sempre campeggia su ogni kit nerazzurro, di gara o infrasettimanale che sia. Invece, da ieri, tutte le maglie portano un cerotto enorme che copre lo sponsor. Un gesto sicuramente forte, forse provocatorio, di sicuro che non rallegra un clima divenuto plumbeo nelle ultime ore. Anche perché sembra che gli stessi Moratti e Tronchetti Provera fossero all'oscuro della scelta dirigenziale.

Un cerotto che non tapperà la bocca a molti ma che serve a cancellare vent'anni di sponsor. Quello fatto mettere dai magazzinieri da parte della neo proprietà cinese nerazzurra per oscurare la scritta Pirelli sulle maglie e divise di allenamento. Comunicazioni ufficiali non sono arrivate, spiegazioni tanto meno. Tutti tacciono ma molti, si dice, stanno covando il fuoco sotto la cenere. Qualsiasi sia la decisione e la motivazione  del Suning Group appare comunque fuori luogo e fuori tempo.

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Pirelli è da sempre uno storico sponsor dell'Inter con cui ha stretto da oltre 20 anni rapporti commerciali più che solidi. Cancellati da un nastro adesivo. Dietro alla scelta del Suning ci potrebbe essere la ridiscussione di nuovi contratti per i kit di allenamento, probabilmente appetiti da aziende asiatiche pronte a immettere nuovi soldi all'interno delle case interiste. Certo è che vedere le divise incerottate sembra assistere ad un vero e proprio strappo ricucito al meglio.

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Di sicuro è esclusa l’uscita anticipata dal contratto con Pirelli perché il rinnovo annunciato a febbraio prevede il versamento di quasi 60 milioni in 5 anni come base ed è appena iniziato. Sono 12 milioni sicuri all’anno, più bonus che possono portare anche al raddoppio della cifra stagionale in caso di raggiungimento dei migliori obiettivi sportivi. Un accordo che però riguarderebbe solo le divise di gioco. Per il resto non ci sarebbero vincoli e per questo Suning avrebbe osato tanto: o per "vendere" i kit d'allenamento al miglior offerente o per spingere Pirelli a versare di più per avere il proprio marchio anche nelle sedute infrasettimanali

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