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Inter, summit di mercato: Joao Mario e Brozovic in partenza a gennaio

Il portoghese è risultato tra i peggiori in campo e colpevole di un errore sotto porta che avrebbe potuto decidere il derby. Per Brozovic discorso simile: entrato per dare qualità si è distinto per i palloni persi in mediana. Spalletti si è incontrato con Gandini, Ausilio e Sabatini: a gennaio ci saranno cessioni importanti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tre sconfitte consecutive, l'eliminazione dalla Coppa Italia da parte del Milan, una serie di prestazioni di chi ha la pancia piena e zero motivazioni. E non si è vinto nulla, non si è conquistato niente, non si è concluso alcunché. In casa Inter è in atto una crisi, sommessa e silenziosa, perché i risultati in campionato e l'attuale classifica non permettono di pensare ad un fallimento stagionale. Ma qualcosa che non va c'è ed eccome: Spalletti sembra predicare improvvisamente nel vuoto, i giocatori appaiono demotivati, il rischio forte è di rovinare tutto ciò che si è fatto di buono fino ad oggi.

Tre sconfitte, una crisi

Dopo il derby e l'ennesima prestazione insufficiente, è arrivato il momento del vertice dirigenziale per capire cosa stia accadendo in casa nerazzurra. La sconfitta contro il Milan ha lasciato il segno: arriva dopo quelle con Udinese e Sassuolo e il pareggio col Pordenone. La squadra si è seduta sui propri risultati ottenuti fino ad oggi e appare svogliata e presuntuosa. Un problema psicologico che si aggiunge a quello fisico: nelle ultime battute del derby più di un giocatore soffriva di crampi, inaccettabile per chi gioca una volta a settimana e non ha impegni di Coppa.

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Calo psicofisico generale

Adesso il problema si è spostato sulla rosa: alcuni giocatori sembrano fuori forma, in affanno per aver sempre giocato, come Borja Valero, Vecino, Icardi, Perisic. Stanchezza dovuta per aver premuto per mesi il piede sull'acceleratore. Anche perché Spalletti ha fatto delle scelte precise e decise confidando su un manipolo di 12-13 giocatori. Ma oltre ai titolari spompati c'è di più: le seconde linee non sembrano all'altezza della situazione.

Rincalzi non all'altezza

Contro il Milan c'erano diversi giocatori che hanno passato diverso tempo in panchina, come Ranocchia, Cancelo, Joao Mario. Che hanno deluso le aspettative. Soprattutto il portoghese protagonista in negativo sullo 0-0 con un errore imperdonabile sotto portas che ha condannato l'Inter ai supplementari e al gol di Cutrone.

Joao Mario, peggiore in campo

Proprio il portoghese, insieme a Brozovic, era l'osservato speciale: aveva l'occasione per convincere tecnico e dirigenza che sarebbe servito per il proseguo della stagione ricoprendo quel ruolo di trequartista che tanto manca a Spalletti. E invece ha trotterellato per un'ora, ha offerto il peggio del proprio repertorio con tocchi di troppo, ritmi bassissimi ed errori tra assist e tiri. Insomma, se fino ad ieri una sua partenza a gennaio era ipotizzabile, adesso appare inevitabile.

Brozovic, anonimo di centrocampo

Oltre a Joao Mario c'è stato il mezzo fallimento anche di Brozovic che è entrato per dare la scossa ma che si è subito distinto per una serie di palloni persi in mediana che di certo non hanno aiutato la squadra a rifiatare nei momenti del bisogno. Anche per lui, il mercato di gennaio sembra in uscita, con diversi club interessati e un'Inter pronta a valutare tutte le ipotesi.

Summit di mercato: le scelte per gennaio

Ausilio, Spalletti, Sabatini e Gardini hanno già fatto il summit tecnico tracciando una linea di condotta per la parentesi invernale. Mentre il diktat è vincere contro la Lazio nell'ultimo match del 2017 per salvaguardare la quarta posizione da eventuali ritorni delle avversarie, la dirigenza sta studiando anche mosse in entrata per rinfoltire la rosa senza incorrere in problemi con l'Uefa. Un compito doppiamente difficile: Spalletti se vince può alzare la voce, e solo se si vince chi parte avrà una valutazione dignitosa. Anche il mercato, passerà dalla sfida alla Lazio.

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