Inter, su Icardi si scaglia anche Gianfelice Facchetti: “Ha sbagliato modi e tempi”

La questione Icardi appassiona più un teleromanzo e coinvolge tutti: tifosi, appassionati di calcio, semplici curiosi. Tra i più attenti c'è anche Gianfelice Facchetti, figlio dell'indimenticato Giacinto, capitano della Grande Inter e Presidente nerazzurro fino al giorno della scomparsa. Per Facchetti jr le critiche verso l'argentino sono dirette e circostanziate, accusandolo apertamente di aver provato a speculare su una situazione in cui avrebbe potuto – e dovuto – mantener un profilo basso, saper attendere e pensare a lavorare ed impegnarsi più che cercare in ogni modo di ottenere un ulteriore rinnovo e adeguamento di contratto come invece ha fatto. Soprattutto per rispetto del club e dei suoi tifosi in qualità di capitano della squadra nerazzurra.
Lo spirito di Giacinto si è impossessato del figlio Gianfelice che si è scagliato contro Icardi e il suo entourage – con diretta interessata la moglie-manager Wanda Nara – rei di aver pensato a strappare un aumento e ulteriori soldi alla società con la scusante delle voci di mercato che lo volevano prima all'Arsenal e poi al Napoli: "Dal capitano della squadra mi aspetterei un atteggiamento diverso. E' una fase delicata e non è il momento di rinnovare un contratto già ritoccato un anno fa. Ci sono momenti in cui può essere giusto richiedere un adeguamento, c'è un tempo in cui si può fare e un tempo in cui bisogna caricarsi la squadra sulle spalle. Per l'Inter è una fase storica e un capitano lo deve capire perchè la fascia non è un orpello, ma una responsabilità. Altrimenti si fa come tra i dilettanti: la fascia una volta per uno. Per quanto mi riguarda, Icardi ha toppato nei modi e nei tempi"

I riferimenti sono ovviamente rivolti alla svolta epocale della cessione della società nerazzurra dalla famiglia Moratti a Thohir e poi da Thohir al Gruppo Suning. Un evento che ha sconvolto il mondo nerazzurro e cambiato i parametri di riferimento. Oggi la società economicamente parlando è più stabile ma ha bisogno di tempo per sistemarsi e riposizionarsi sul mercato, anche sportivo. I soldi ci sono, anche lo stesso Thohir non ha mai negato un adeguamento di contratto al giocatore ma nei tempi giusti, quando la neo proprietà cinese avrà introdotto nuovi capitali, rigestito i bilanci e finanziato per i debiti regressi.