Inter, Stankovic: chiudo la carriera in nerazzurro, ma non farò mai l’allenatore
E' il suo momento. Dopo l'eurogol contro la Roma, Dejan Stankovic è apparso l'uomo più in forma di un'Inter che prova il colpo di coda di fine stagione. Non solo in campo, ma anche a parole, il serbo sprizza entusiasmo e una gran voglia di fare bene: "Per quanto riguarda lo scudetto, bisogna essere realisti e io lo sono, sono tanti otto punti: per carità però, finché c'è di mezzo l'aritmetica possibilità non si sa mai. Con la Lazio ho vinto lo scudetto anche se quando mancavano cinque giornate la Juventus era a +9, nella vita non si sa veramente mai. Noi, nei mesi scorsi, abbiamo fatto uno sforzo enorme per arrivare in alto, il più vicino possibile alla prima, e poi nel calcio è così, prendi un gol dopo 45 secondi, come è successo nel derby, e cambia tanto, tutto".
Poi, la promessa ai tifosi nerazzurri: "smetterò di giocare non farò l'allenatore, ma non so ancora che cosa farò: vedrò, per ora mi godo i 3-4 anni in cui posso ancora giocare, poi vedremo. Una cosa è certa, la carriera di giocatore la vorrei finire all'Inter".
Infine, uno sguardo ai suoi ex allenatori: "con Mourinho ogni tanto ci sentiamo. Colgo l'occasione per fargli i complimenti per la Coppa vinta ieri: è stata una partita sofferta, molto tattica, sono stati davvero in gamba. Mancini? Gli voglio tanto bene, anche se non lo sento da due anni. Ma questo non cambia il mio pensiero nei suoi confronti, il mio affetto, rimane sempre un po' un papà per me. Lo seguo, ho visto la semifinale di FA Cup, spero che vinca la finale: lo saluto".