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Inter, Spalletti: “Sono distrutto, quando si perde così bisogna solo stare zitti”

Dopo la pesante sconfitta dell’Atleti Azzurri d’Italia, il tecnico interista non ha usato giri di parole per commentare la prova dei suoi giocatori: “Il discorso è che quando vieni da troppe vittorie ti abitui e pensi che ti venga concesso qualcosa, ma non hai il diritto di avere alcun vantaggio”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo sette vittorie consecutive, l'Inter cade a Bergamo e riporta alla luce vecchi problemi che negli ultimi due mesi Spalletti aveva in qualche modo sistemato. Reduce dal brillante pareggio in Champions League con il Barcellona, la squadra nerazzurra non solo ha perso ma si è anche giocata la faccia con buona parte di gara giocata a tratti in modo imbarazzante: "Perdere mi distrugge – ha esordito il tecnico davanti alle telecamere di Sky – Ho però il tempo per digerire questa sconfitta".

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"Stanchezza? E' chiaro che il risultato dice questo e va accettato tutto quello che viene portato in superficie – ha continuato Spalletti – Quando perdi 4-1 in questo modo, devi stare zitto e concedere spazio a chiunque voglia entrarci dentro. Il discorso è che quando vieni da troppe vittorie ti abitui e pensi che ti venga concesso qualcosa, ma non hai il diritto di avere alcun vantaggio. Bisogna invece trovare la forza di ripartire da zero ogni volta, perché poi trovi questi animali qui e tutto diventa più difficile".

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Il difetto dell'Inter

Al ritorno in campo dopo la sosta, la squadra nerazzurra troverà il Frosinone a San Siro: il tutto pochi giorni prima della trasferta di Champions League a Londra contro il Tottenham: "Loro hanno fatto molto meglio di noi nel primo tempo, poi nella ripresa la squadra è entrata con un atteggiamento diverso ma non ce l'ha fatta a mantenerlo fino alla fine – ha concluso Spalletti, nella sua analisi della partita – Il difetto che ci portiamo da tanto tempo è che non riusciamo a stare concentrati per un lungo periodo. Prima dell'intervallo loro avrebbero potuto raddoppiare: siamo stati bravi a riportarla in parità, ci sono state delle fasi nel secondo tempo in cui avevamo noi la supremazia, ma abbiamo perso molte palle timide e molti contrasti fisici".

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