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Inter, Ronaldo: “Calciopoli? Felice come se avessi vinto io gli scudetti”

Il Fenomeno, contestato da parte della Curva Nord per il suo passaggio al Milan, è tornato a parlare dello scandalo che condannò la Juventus a restituire i tricolori e retrocedere in B: “Quando l’ho saputo mi sono sentito ricompensato da ciò che ritenevo mi avessero tolto”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Fenomeno si prende gli scudetti che con la maglia dell'Inter non è mai riuscito a cucirsi sul petto. E non solo per un Iuliano di troppo in area di rigore: Ronaldo ritorna ironico e con il sorriso sulle labbra ai tempi precedenti allo scandalo di Calciopoli che ha ufficializzato una gestione scorretta e pilotata delle partite di Serie A. Che favorirono diversi club ma che soprattutto penalizzarono oltremodo l'Inter. E' questo uno dei pensieri del brasiliano che ha assistito al match di San Siro tra l'Inter e la Sampdoria, nell'iniziativa pretesa dal presidente Thohir di rivedere riuniti tutti insieme i grandi giocatori che hanno fatto la storia nerazzurra. Tra questi, non poteva mancare il Fenomeno.

Che però non è stato accolto con soli applausi e nostalgie dai suoi ex tifosi. Che non gli hanno perdonato il passaggio al Milan, maglia con la quale ha segnato anche in un derby. La Curva Nord, cuore pulsante del tifo nerazzurro, durante il match ha srotolato uno striscione fortemente polemico verso Ronaldo: "Le vecchie glorie non cambiano la maglia, quelli sono solo uomini di m…". Un fulmine a ciel sereno in quella che doveva essere una serata speciale e che ha visto tra i tanti amori passati anche quello che mai perirà, per Josè Mourinho osannato da San Siro.

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Ma il Fenomeno, ancor prima di sedersi sugli spalti e assistere alla protesta della Curva, aveva però rilasciato parole da interista vero non sospettando l'atteggiamento di parte dei suoi ex tifosi: "Ho rivisto grandi amici che non vedevo da anni e ho pranzato con Moratti con lui ci siamo detti tante cose, soprattutto mi ha mostrato tanto affetto. Per me è come un padre: la nostra relazione è molto sincera e ci siamo perdonati degli errori e delle scelte che abbiamo fatto. Sono fiero di tornare e sento l'energia della gente, qui ho passato anni meravigliosi"

Poi il pensiero sullo scandalo che condannò la Juventus: "Nel periodo precedente allo scandalo di Calciopoli, non potevo immaginare che ci fosse un controllo illegale di partite e risultati. E' vero, si poteva intuire che qualcuno potesse controllare in modo così grosso il calcio italiano ma nessuno ne parlava apertamente. Quando è stato scoperto il tutto ammetto che mi abbia dato tanta soddisfazione, è come se avessi vinto io quegli scudetti che ritengo che mi han tolto in modo scorretto"

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