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Inter, raduno e conferenza Mancini: “Siamo da scudetto. La Juve? E’ più vicina”

Il tecnico si sbilancia: buon mercato, Kondogbia tra i più forti al mondo, giocatori che si adattano a diversi moduli di gioco. Ma non parla delle possibili cessioni (Kovacic, Shaqiri, Santon) e saluta il ‘nemico’ Sinisa: “Sarà un piacere trovarselo di fronte nel derby”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' il giorno ‘X', quello del grande raduno della squadra che prepara la stagione 2015/2016 che dovrà essere quella del riscatto. Un appuntamento importante per tutti, nuovi arrivati e vecchie conoscenze di Appiano, dove c'è stata la chiamata della società per tutti coloro che sono al momento tesserati. Poi si vedrà se il gruppo rimarrà l'attuale oppure ci sarà spazio per qualche nuovo inserimento e qualche ulteriore addio. Ma oltre ai giocatori, l'attenzione si è spostata all'allenatore, Roberto Mancini, che ha svolto la sua prima conferenza stampa ufficiale per il nuovo anno. Dove si è soffermato sul progetto ma anche sui singoli protagonisti dell'Inter che ha in mente.

40 milioni per un top player – Ovviamente, spazio a Kondogbia, il nuovo Pogba, il crack dell'estate in attesa di esselo anche in campo dove è chiamato a fare la differenza. "Kondogbia potrà diventare uno dei più forti al mondo, è giovane ha margini di miglioramento e dopo i 2-3 mostri sacri che ci sono in giro credo venga lui, potrà diventare come Iniesta o Touré. La dirigenza ha fatto un grande sacrificio, ma potrà essere importante. E' un interno, ha giocato spesso in quel ruolo ha qualità e può giocare in diversi ruoli, ma rende al meglio da interno di centrocampo.

Mercato che vai, campioni che trovi – "Jovetic è del City, Perisic del Wolfsburg, Salah non si sa. Non abbiamo mai parlato con Salah, con Perisic ci sono stati contatti col Wolfsburg: parliamo di giocatori importanti. Per Salah se non risolvono quella situazione non possiamo dire niente, potrei parlarne se fosse sul mercato. Poi ha dimostrato sul campo di essere bravo".

Nuove uscite, Shaqiri, Kovacic e Santon "Intanto se li abbiamo presi a gennaio è perché ci abbiamo creduto, se ce li chiedono non abbiamo sbagliato. Ci sono delle restrizioni con una rosa di 25 e siamo tanti e pur a malincuore qualcosa dovremo fare in uscita. Fosse per me li terrei tutti, ma abbiamo un limite numerico. Mateo è dell'Inter, è qui e arriverà in ritiro qualche giorno dopo come da accordi e come qualcun altro. E' un grande giocatore sul quale facciamo affidamento"

L'Inter che verrà – "Le lezioni si pagano non posso dirvi tutto: scherzi a parte, come gli attaccanti anche i centrocampisti possono giocare in diverse posizioni, possiamo fare un centrocampo a 4 o a 3 col trequartista, dipende dalle partite, dal fatto che ti mancano le ali, dipende da tante cose. Stiamo lavorando sul reparto offensivo perché siamo pochi, cerchiamo figure in grado di giocare in tutti i ruoli d'attacco, sarebbe un vantaggio. l momento sono soddisfatto, sono contento, ma abbiamo ancora 2 mesi e potremmo prenderne altri.

Da Stankovic a Mihajlovic – "Deki? Lo volevo come giocatore, ma pazienza.. Sinisa al Milan? Se fai l'allenatore devi essere pronto di andare ovunque. Anche se ha lavorato all'Inter è andato in un altro grande club e mi fa piacere ritrovarlo da avversario.

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