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Inter, Pioli: “Ora nessuna tabella. Il mercato di gennaio? Pensiamo a fare punti”

Il tecnico nerazzurro non si fida dei Viola e sprona i suoi a non pensare alla classifica: “Facciamo punti, gara dopo gara, senza guardare la classifica”. La ‘grana’ Gabigol resta però senza soluzione: “Tutti hanno chance, poi sono io a fare le scelte. A gennaio? Non pensiamo al mercato, c’è chi è pagato per farlo”
A cura di Alessio Pediglieri
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La sfida contro la Fiorentina dirà di che pasta sia fatta quest'Inter di Stefano Pioli: gagliarda fino al 90′ in un derby giocato con l'ansia del recupero, perfetta per 50 minuti in Israele contro l'Hapoel alla ricerca del miracolo qualificazione. Orribile per mezz'ora in Coppa, dove avanti 2-0 si è fatta recuperare e superare 3-2 in un finale da incubo. Non una questione tecnica, nemmeno tattica. Tanto meno fisica, a sentire il tecnico nerazzurro. Tutto sta nella testa, bacata dalla sfiducia, di chi scende in campo. Un problema che non si può risolvere facilmente ma per il quale serve l'aiuto di tutti.

A San Siro servirà vincere. Senza calcoli, come ha sottolineato Stefano Pioli. Tre punti per ripartire e soprattutto per non crollare di testa. Psicologicamente l'Inter è una squadra fragile, psicotica, incapace di equilibrio. Si è visto soprattutto in Europa dove un mix di presunzione e di cedimento mentale ha creato l'ennesimo presupposto per parlare di disfatta totale. Non è nemmeno una questione di moduli, di giocatori. Semmai di uomini. E' lì che si deve lavorare, su chi gioca ma non è sereno per poterlo fare. "Di positivo ho visto solo l'approccio agli allenamenti e alla partita, in entrambe le partite siamo riusciti a mettere spesso sotto l'avversario. Non possiamo però permetterci di pensare che le partite siano vinte, dobbiamo farlo per 90 minuti. Non vanno commessi più certi errori per ripartire nel migliore dei modi".

Facile a dirsi, difficilissimo a farsi perché la classifica è castrante, anche nelle promesse che si prova a fare ai propri tifosi. La Zona Champions è una chimera, perdere con la Fiorentina o non vincere significherebbe solamente ammettere che quest'anno sarà l'ennesima novena infinita fino a maggio. "Mi sento colpevole per giovedì perché non ho motivato la squadra probabilmente nel modo giusto. Ma ora dobbiamo reagire e dimostrare che possiamo recuperare posizioni. Dobbiamo correre e tanto, non c'è dubbio. Ma non faccio tabelle. Lunedì è un'occasione da sfruttare per fare punti e superare una squadra che ci è davanti".

Di fronte ci sarà la Fiorentina, che deve sempre recuperare una gara ed è davanti all'Inter in classifica. Una sfida delicatissima perché a San Siro i viola vorranno riscattare la sconfitta interna rimediata in Europa League: "Gioca un buon calcio, è un avversario di qualità. Non possiamo sottovalutare nessuno tantomeno un gruppo di ottimo valore come loro. Ma dobbiamo trovare una spinta importante, dobbiamo trascinare i tifosi con un grande furore agonistico"

Tra i tanti dubbi da sciogliere non ultimo è la posizione di Gabigol, il brasiliano del mistero, mai in campo nemmeno nei ritagli di gara, sempre in bilico, sia con De Boer e ora con Pioli. Tanto che c'è chi inizia a sospettare che possa essere stato l'ennesimo acquisto sbagliato: "Tutti hanno le loro chance, anche Gabriel. Le possibilità ci sono, poi toccherà a me fare le scelte migliori. Poi ripeto che è troppo presto per parlare del mercato di gennaio, pensiamo a vincere più gare possibili. Poi c'è chi di mestiere fa quello"

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