Inter-Parma, risultato e pagelle commentate dell’anticipo della quarta giornata di Serie A
Prima di riascoltare nuovamente la musichetta della Champions, c’era da affrontare il Parma a ‘San Siro’ in campionato. Tra nerazzurri e emiliani, termina con il punteggio di 1-0 in favore degli uomini di D'Aversa grazie al gol di Dimarco. L’anticipo di questa 4a giornata di Serie A ha messo in evidenza ancora una volta l’Inter schierata con il 4-2-3-1, marchio di fabbrica del tecnico toscano in cui però sono cambiati gli uomini. Con Icardi assente, c’era Keita Balde in attacco con Nainggolan, Candreva (non Politano) e Perisic là davanti. L’equilibrio di Gagliardini e l’intraprendenza di Brozovic, hanno dato dinamismo alla manovra dei nerazzurri che sono stati più volte pericolosi dalle parti di Sepe anche se nel primo tempo sono state tante le difficoltà nell'affondare l'azione per la poca intraprendenza di Keita al posto di Icardi (poi entrato nella ripresa).
Il Parma, con il 4-3-3, si era invece affidato alla velocità di Gervinho in attacco con Di Gaudio e Inglese. Un'Inter che ha dato subito intensità con fraseggi corti e tiri dalla distanza. Con un Parma che si è limitato spesso a contenere per provare poi ad imbeccare lo stesso ivoriano in contropiede, trovando poi il gol in modo inaspettato. Tra i migliori in campo della gara sicuramente Inglese autore di una gara pazzesca, così come Candreva (uno dei migliori nell'Inter). Male e assolutamente uno dei bocciati di questa gara Keita Balde mai entrato in partita. Vediamo nel dettaglio i top e i flop di questo Inter-Parma.
Dimarco trova un colpo magistrale da ex
Ne segnò uno simile con la maglia dell’Inter quando Mourinho lo portò con lui in tournèe negli Stati Uniti qualche anno fa contro il Manchester City. Oggi invece, si è preso il suo riscatto facendo male alla squadra che l’ha cresciuto. Federico Dimarco ha realizzato il gol che ha consentito al Parma di compiere il colpaccio a ‘San Siro’ e soprattutto all’ex nerazzurro di trovare una rete magistrale.
Superato facilmente Brozovic, il terzino sinistro, entrato al posto di Gobbi nella ripresa, si è infatti inventato una conclusione dalla distanza con l’esterno sinistro che ha colto di sorpresa Handanovic. Ma merito di questa conclusione va anche a Roberto Inglese. L’attaccante del Parma è stato infatti perfetto a tenere alta la palla, far salire i suoi e combattere con i difensori interisti prendendosi anche falli importanti in attacco. Davvero pazzesco il suo rendimento. Uno dei migliori in campo al pari dello stesso autore del gol.
Candreva mette ko la fascia mancina del Parma
Sembra essere rinato dopo un anno trascorso a capire perchè non fosse andato in gol. Quella rete poi arrivata a Bologna prima della sosta (l’ultimo sigillo ad aprile 2017), pare l’abbia invece rigenerato. E i risultati si sono visti subito contro il Parma dove Candreva è stato sicuramente uno dei più propositivi nella squadra di Spalletti. Continue sovrapposizioni, tagli da destra a sinistra e tiri dalla distanza, hanno fatto diventare, dopo poco, l’ex Lazio, il vero riferimento offensivo dell’Inter che ha risentito molto dell’assenza di Icardi.
A pagarne le conseguenze è stato Gobbi (che è stato sostituito subito dopo il primo tempo anche per un infortunio) che non è mai riuscito a contenere le avanzate offensive dell’esterno azzurro che gli ha sempre rubato il tempo. Ma a non aiutare l’ex Chievo e Fiorentina è stato anche Barillà che, al contrario di quanto accaduto contro la Juventus prima della pausa, è sembrato meno brillante del solito in fase difensiva.
Dalbert sorpresa. Iacoponi lo soffre
Chiamatelo pure l’ennesimo riscatto di questa Inter o semplicemente il colpo inaspettato dopo un mercato davvero importante dei nerazzurri. Sta di fatto che Dalbert come terzino sinistro, non sta facendo per niente rimpiangere uno come Asamoah, acquistato proprio per mettere una pezza alla falla sull’asse mancina dovuta proprio al flop dell’ex Nizza che lo scorso anno ha trovato poco spazio a causa di uno scarso rendimento.
Contro il Parma è stato propositivo, sempre sul pezzo, pronto a dialogare con Perisic che ha sempre premiato le sue continue sovrapposizioni che l’hanno portato a mettere al centro sempre cross interessanti su cui però né Keita e né l’accorrente Nainggolan è riuscito a fare molto. Puntuale nelle chiusure, è riuscito a mettere in difficoltà Iacoponi provando anche a tenere a bada Gervinho che è il vero pericolo della squadra di D’Aversa. Davvero positivo il suo impatto, ma il Parma avrebbe potuto fare qualcosa di più con lui.
Muro di Bruno Alves, Keita non passa
Avrebbe dovuto prendere le veci di Icardi e invece al centro dell’attacco, Keita Balde non è sembrato proprio a suo agio. A lui, che adora partire da lontano per puntare l’uomo, il fatto di dover essere un riferimento là davanti, l’ha spiazzato un po’. Il che ha facilitato di tanto il compito di Bruno Alves, che con la sua esperienza, è riuscito a tenere senza troppi problemi l’ex Lazio in 2 metri di campo non concedendogli praticamente nessuno spazio. Spalletti è stato infatti costretto a sostituirlo subito alla fine dei primi 45 minuti.
Uno dei migliori della gara il centrale portoghese che ha anche avuto il merito di prendersi la responsabilità di impostare il gioco dalla difesa imbeccando il petto o la testa di Inglese che avrebbe dovuto facilitare poi gli inserimenti di Gervinho e Di Gaudio. Generoso anche nell’andare spesso a raddoppiare quando Gagliolo era in situazioni di uno contro uno e deciso negli interventi, non sempre puliti su Nainggolan che si sa essere non proprio morbido quando c’è un contrasto. E’ stato davvero un muro invalicabile.