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Inter, ormai è scontro totale con Icardi: il club medita di lasciarlo fuori per due anni

Di fronte alla decisione dell’attaccante, che vuole rimanere a tutti i costi a Milano e che non intende accettare le offerte arrivate nelle scorse settimane da Roma e Napoli, la società di Suning starebbe pensando di portarlo a scadenza di contratto senza mai farlo giocare. Una situazione imbarazzante, che sta ovviamente condizionando il mercato interista.
A cura di Alberto Pucci
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Le immagini di Mauro Icardi che trascina l'Inter in Champions League, che segna al 92esimo nel derby con il Milan, che si batte la mano sul cuore e che bacia la maglia, sono ormai ingiallite e riposte in un cassetto dimenticato da tutti. Il margine per ricomporre quella frattura che dal febbraio scorso è diventata sempre più grande, è ormai inesistente. L'argentino non metterà più piede in campo con la maglia nerazzurra.

Questa è infatti l'intenzione del club milanese che, nel pericoloso gioco del ‘muro contro muro', sta tenendo la sua posizione (tanto quanto sta facendo il giocatore), facendo intuire che le prossime mosse potrebbero anche essere clamorose e molto dolorose per un attaccante del calibro di Maurito. Secondo le ultime indiscrezioni rilanciate dalla ‘Gazzetta dello Sport', l'Inter sarebbe infatti pronta a portare a scadenza Icardi senza farlo giocare.

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La strategia del club nerazzurro

Sotto contratto fino al 2021, l'ormai ex nazionale albiceleste ha dunque deciso di non muoversi da Milano e di non accettare (almeno per il momento) le offerte di Napoli e Roma, dopo che l'opportunità di vestire la maglia della Juventus è sfumata con l'ingresso in scena di Romelu Lukaku. Una decisione che ha irrigidito la società di Suning, che di fronte alla scelta del suo giocatore (che sta bloccando il mercato) è infatti intenzionata a rispondere per le rime.

La scelta del club sarebbe dunque quella di dare la possibilità a Icardi di allenarsi regolarmente con i compagni, senza però che venga convocato per le gare di campionato e di Champions League. Per evitare un'eventuale battaglia legale (già presa in considerazione da Wanda Nara), il club lo inserirà comunque nella lista per le partite in Europa e lo lascerà fuori solo nel caso in cui la rosa di Antonio Conte dovesse essere superiore al numero di giocatori consentiti dai regolamenti Uefa.

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