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Inter, Mourinho stuzzica ancora Benitez: ha già la pappa pronta, per lui è una passeggiata

Lo Special One, continua a stuzzicare a distanza Rafa Benitez, oggetto preferito dell frecciatine di Josè Mourinho, che lo accusa di godere dei frutti del lavoro altrui.
A cura di Marco Beltrami
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Josè Mourinho non riesce proprio a spezzare il cordone ombelicale che lo tiene ancora legato alla "sua" Inter, a quella squadra che ha portato sul tetto d'Europa, guadagandosi un posto nell'Olimpo del calcio.

A 7 giorni dal suo esordio nella Liga spagnola alla guida del Real Madrid , lo "Special One" torna a stuzzicare il suo successore sulla panchina nerazzurra Rafa Benitez, colpevole di dover raccogliere a suo giudizio i frutti del lavoro altrui: "Lui non dovrà faticare come ho fatto io – ha spiegato lo Mourinho. Il suo è un lavoro da sogno, il mio non lo è stato. Quando un allenatore arriva in un club e in un mese ha la possibilità di vincere la Supercoppa italiana ed europea oltre al Mondiale per club, beh, è il paradiso. Io al Real ho vinto la Beckenbauer e l'Alicante cup, posso vincere il trofeo del Bernabeu, ma sono tornei estivi. Un allenatore che va in un nuovo club deve pensare a costruire la squadra, Benitez no, lui ha già tutto pronto, società e giocatori, il suo non è un lavoro, è un sogno". Il solito Mourinho insomma che in fondo diciamoci la verità ci mancherà molto quest'anno, con le sue uscite e le sue dichiarazioni forti e sorprendenti.

Infine non dimentica un pensiero per SuperMario Balotelli e per il Manchester City, nuovo padrone del mercato calcistico: " Balotelli ha tutte le qualità per diventare uno dei migliori attaccanti della Premier – assicura Mourinho -. È un ragazzo che ha incredibili potenzialità, e poi Mancini lo conosce molto bene. Per lui è arrivata l'ora di crescere come uomo, anche se so che per un ragazzo di 18-19 anni non è semplice. "Non possiamo paragonare la storia e il prestito del Real e del City, ma dal punto di vista della forza economica è un altro discorso, è molto difficile combattere con loro – spiega Mourinho -. Quando sono arrivato a Madrid ero interessato a Kolarov, ma non ho potuto competere con loro, quando hanno deciso di prenderlo l'hanno preso".

Marco Beltrami

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