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Inter, Moratti a Suning: “Avevo chiesto di stare vicini alla squadra. Pioli? È buon senso”

L’ex presidente nerazzurro commenta amaramente i fatti attorno alla panchina dell’Inter ma si augura che tutto si sistemi: “E’ un allenatore bravo e capace, l’obiettivo però non è vincere il derby ma arrivare in Champions League”
A cura di Alessio Pediglieri
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Una situazione delicata. L'Inter sta entrando nell'era Pioli portando con sè il minor numero di scorie della gestione De Boer. Che non solo riguardano problemi tecnici ma anche – e soprattutto – divergenze societarie. Una deriva che si è palesata nei primi turbolenti mesi ‘cinesi', da quando il Suning ha prelevato la maggioranza delle quote a Thohir che a sua volta l'aveva presa a Moratti. Un effetto domino che non è piaciuto ai tifosi che hanno sospettato di una gestione del club a dir poco sommaria, con obiettivi ben lontani da quelli sportivi. I fatti, purtroppo, sembrano dare ragione a chi pensa che la proprietà asiatica non sia in grado di gestire una società calcistica e anche Massimo Moratti, entrando in argomento, ha evidenziato come abbia già ripetutamente detto che la società debba stare vicino alla squadra e ai tifosi.

Nel cambiare allenatori è stato un maestro e sul tema è decisamente ferrato. Anche nel fare scelte azzardate – Gasperini e Benitez confermerebbero subito – ritornando sui propri passi. Massimo Moratti, dunque, è la persona giusta a commentare cosa stia accadendo all'interno del suo ex club che ha deciso il cambio tecnico e sta valutando chi mettere in panchina. Prendendo tempo, quando tempo non ce n'è, lasciando che attorno vi sia "il circo", come dichiarato da Ausilio, permettendo che tutti dicano la propria opinione su un argomento in cui pochi avrebbero il dovere di parlare.

"E' sempre difficile scegliere un tecnico se la squadra è in crisi, c'è poco tempo per farlo, a volte si possono fare errori ma l'importante è che la squadra alla fine faccia bene. Le parole di Tronchetti sulla distanza della proprietà? Abbiamo sempre chiesto a queste persone di essere più vicine possibili, d'altro canto abitano là". Dati di fatto, certo, ma per Moratti elementi che hanno inciso sull'attuale difficile situazione che però si sta provando a gestire: " l'importante è che la proprietà cinese si faccia sentire in base alle proprie responsabilità, che devono essere anche un piacere".

Senza perdere l'obiettivo per cui si è costruito o si sta tentando di costruire in questi mesi: la Champions League. Non c'è derby che tenga per Moratti, l'obiettivo è a lungo termine, passerà anche per il 20 novembre ma non sarà determinante l'esito di una semplice partita: "L'obiettivo è entrare nel gruppo delle squadre che vanno in Champions, non è facilissimo ma deve rimanere un obiettivo. Pioli? Scelta di buon senso, conosce il calcio italiano e ha sempre fatto giocar bene la sua squadra e cercherà di inserirsi al meglio"

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