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Inter, Mazzarri: “Potrei chiudere qui la mia carriera”

Il tecnico livornese giura eterna fedeltà ai colori nerazzurri ma non rinnega il passato: “Ho fatto il bene del Napoli anche andandomene. E Hamsik è il giocatore perfetto”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il tecnico nerazzurro malgrado l'ultima cocente sconfitta contro la Roma che ha fermato la corsa dell'Inter decretandone la prima sconfitta stagionale non molla. Anzi rilancia. Promettendo che il suo impegno e lavoro in nerazzurro è a lunghissimo termine e che si è solamente alle fondamenta del nuovo progetto tecnico. "Potrei anche pensare di concludere qui in nerazzurro la mia carriera da allenatore" ha confessato l'ex tecnico del Napoli che sta preparando in questi giorni – senza moltissimi nazionali – il ritorno in campionato. Non senza alcuni problemi oggettivi come il nuovo infortunio a Milito, out per almeno un mese a causa di uno stiramento.

La grande famiglia nerazzurra – A sentir parlare Mazzarri si direbbe che lui all'Inter c'è da sempre. Non da qualche mese a questa parte. Non rinnega il passato, anzi. resta grato a Napoli ma conferma che la scelta fatta a giugno è stata di quelle da cui non si deve tornare indietro perchè vincenti: "I risultati raccolti in quattro anni a Napoli parlano da soli. Credo di aver fatto bene alla società anche andando via, quest'anno sono stati tolti dei paletti per fare il salto di qualità come il tetto ingaggi". Poi, il pensiero all'Inter: "L'Inter è un grande club che dà la sensazione di una grande famiglia – ha spiegato a TuttoSport -. Credo si sia già fatto molto, forse ogni oltre migliore aspettativa". "Questa è una squadra vera, con un gruppo di giocatori che sta cercando di darmi tutto, convinti di quello che sto proponendo loro – ha proseguito -. Con la società abbiamo sempre parlato di puntare ad essere competitivi nel più breve tempo possibile perché nel calcio italiano non c'è pazienza.
Potrei stare qui a vita e chiudere la mia carriera, quando e se finirà questo contratto potrei allenare all'estero"

Da Milito ad Hamsik, i top-player di Mazzarri – Ovviamente, uno dei pensieri principali è anche per chi non ha ancora giocato o lo ha fatto ad intermittenza a causa di gravi infortuni. Tra tutti, il capitano di sempre Javier Zanetti e Diego Milito che proprio nel momento del rientro in campo si è dovuto fermare a causa di una nuova muscolare che lo fermerà fino a dicembre. "Quando tornerà Zanetti potrò metterlo a giocare ovunque, può fare tutto. Peccato invece per l'infortunio di Milito, ero pronto ad accelerare il suo inserimento perché Diego ci fa fare il salto di qualità. E' uno dei pochi top player al mondo". Questo il pensiero e l'augurio di Mazzarri che poi si sofferma anche sugli altri protagonisti della serie A, consegnando la palma del migliore ad un suo ex: "Tevez è un campione e può inserirsi bene ovunque, ma il giocatore ideale potrebbe essere Hamsik: è il top dal punto di vista professionale, tecnico, tattico, nei comportamenti, nel modo di proporsi ai compagni e nel modo di stare in campo. Balotelli? Certo che lo allenerei, un allenatore ha il dovere di gestire al meglio ogni giocatore".

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