Inter, Materazzi-Ibrahimovic: scontro finale
Tutti pazzi per Materazzi. Lo slogan che è diventato negli anni quasi un ‘cult' della curva nerazzurra potrebbe ripetersi per la prima volta quest'anno dagli spalti di San Siro per la sfida piu' atttesa: il derby contro il Milan.
Materazzi quest'anno non è mai potuto scendere in campo (tranne per i 10 minuti giocati nella Supercoppa vinta contro la Roma in agosto) per dare il suo supporto alla squadra di Benitez, ma la sua presenza negli spogliatoi e nel lavoro di tutta la settimana si è fatta sempre sentire nel gruppo. Ora potrebbe arrivare il momento di rispolverare tempra e muscoli, per fermare il "nemico" numero 1, il grande ex Zlatan Ibrahimovic pronto alla sfida all'Inter
Benitez, in emergenza difesa, potrebbe schierare Matrix al fianco di Lucio, spostando Cordoba laterale destro e Chivu sull'out sinistro. Una soluzione delicata, che è comparsa nelle probabili formazioni della vigilia e che nasce da una intuizione del tecnico spagnolo che metterebbe di fronte a Ibra, un difensore che saprebbe come fermarlo.
Con le buone o con le cattive.
Anche perchè la sfida con Zlatan è iniziata tempo fa, quando erano ancora compagni di squadra. Personalità forti, differenti, che non si sono mai piaciute e mal sopportate.
Quel "Chiedetelo a Materazzi perchè abbiamo perso", dopo la sconfitta di Champions nel 2008 in Liverpool-Inter 2-0 maturata dopo l'espulsione nel primo tempo di Matrix, non è mai stata digerita dal difensore nerazzurro.
Così come le altre dichiarazioni di Ibra nel dopo Inter-Barcellona 3-1 dello scorso anno: "Ho visto Materazzi che a fine gara invece di festeggiare con la squadra il successo ha inseguito Mario nel tunnel e lo ha aggredito come mai avevo visto in tutta la mia carriera.
Fossi stato al posto di Mario lo avrei steso in due secondi".
A parole, Matrix ha sempre risposto da gran signore a Ibra: "Ringrazio il presidente per aver preso Milito e Raiola per averci portato via Ibra e datoci Eto’o.
Lo ringrazio per gli scudetti vinti, ma quando contava, i numeri dicono che lui non c’era. Zlatan duro con me? Si, però anche Ibra a Torino lo voleva picchiare. Sono stato io a difendere Mario; fortuna che c’era il bagno con la chiave e Mario si è chiuso dentro. Raiola è poi quello che va fiero del fatto che Zlatan ha picchiato Zebina.."
Se dovesse arrivare la chiamata di Benitez, domani sera ci sarà un ulteriore motivo per non perdersi Milan – Inter.