Inter, Mancini: “In Coppa buon risultato con la Juve, poi ce la giochiamo al ritorno”

E' tempo di semifinali di Coppa Italia e la Milano del calcio, fuori dalle coppe internazionali, scende in campo. Questa sera c'è il Milan contro la sorprendente Alessandria approdata alla storica semifinale. Domani tocca all'Inter che se la vedrà con la ben più quotata Juventus. Se per i rossoneri la doppia sfida ai piemontesi appare come poco più di una prassi a tenere alta l'attenzione sul trofeo nazionale è proprio il Derby d'Italia. Con i nerazzurri nel loro peggiore momento stagionale e i bianconeri sulle ali dell'entusiasmo.
Tutto in 7 giorni – Il rischio è quello di veder svanire in sette giorni tutto ciò che di buono si è provato a costruire fin qui. Mercoledì sera la Juventus, domenica il Milan. Una doppia sfida che segnerà nel bene o nel male il campionato interista. Insieme al calciomercato che si concluderà proprio il prossimo weekend nel quale l'Inter ha mosso le proprie pedine in uscita (Ranocchia e Guarin) ma niente di concreto in fase d'entrata.
Contro la sfortuna – Per Roberto Mancini è un momento cruciale: furioso con i suoi giocatori a fine gara con il Carpi, arrabbiato con Sarri a fine partita di Coppa Italia col Napoli, incapace di riportare la vittoria ad Appiano dove si respira aria pesantissima davanti al quarto posto in classifica. "A 50 anni segnerei anch'io in questa Inter". "Forse mi sono illuso: non siamo nemmeno da terzo posto". Dichiarazioni che provano a scuotere i propri calciatori incapaci di dare sul campo quella scossa essenziale per sovvertire un trend negativo che da prima di Natale li ha avvolti.
Morale in alto – L'andata a Torino di Coppa Italia non arriva certo in un bel momento: il rischio concreto è di imbarcare altra acqua e rischiare di affondare ancor prima di maggio: "Ci sono dei momenti in cui le cose non vanno e non perché i ragazzi stiano giocando male e questo è uno di quelli. Nonostante tutto la squadra corre molto di più dell'inizio, dobbiamo solamente superare in fretta questo momento e tornare ad una serie di vittorie che ci riporti in alto. Abbiamo la possibilità di farlo, dobbiamo stare tranquilli".
Obiettivo non crollare – L'avversaria è di quelle che non perdonano, il Mancio lo sa: "È una partita di coppa, a sé. In campionato abbiamo qualche punto in meno di quanto fatto all'inizio ma è un campionato ancora lungo e si può recuperare. Così come in semifinale. L'importante è fare un buon risultato a Torino, poi ce la giocheremo in casa. Loro sono in gran forma, noi no ma dobbiamo restare concentrati".
4-3-3 anti Juve – La formazione resta un segreto, anche perché Mancini ha cambiato sempre l'undici iniziale lasciando fermi solamente pochissimi punti di riferimento. L'idea potrebbe essere una squadra come quella di Napoli senza una punta di riferimento, in un 4-3-3 offensivo e di qualità: Handanovic; D'Ambrosio, Murillo, Miranda, Juan Jesus; Felipe Melo, Medel, Kondogbia; Perisic, Jovetic, Ljajic.