Inter, Luciano Spalletti: “Nainggolan? Prima la squadra. Girone di Champions durissimo”
Prima il gruppo, ognuno si assuma le proprie responsabilità, nessun rammarico per una Champions che vede l'Inter in un girone di ferro. E' così che Luciano Spalletti introduce la sfida di campionato contro il Bologna. Si gioca in anticipo – dopo il Milan impegnato con la Roma – con la necessità di non perdere ulteriore contatto dalle posizioni di vertice perché anche se il torneo è lungo e in mezzo c'è la pausa serve uno scossone a fronte di un avvio di stagione durissimo, al di sotto delle attese.
La squadra si è preparata sempre allo stesso modo – ha ammesso il tecnico in conferenza stampa -. Verso la fine della gara col Torino ho visto un paio di leggerezze che potevano diventare più pesanti e avere conseguenze peggiori… per questo ho tolto il giorno di riposo. Quelle sono cose che vanno messe a posto subito. Ma è stato un dialogo durato un quarto d'ora, ognuno ha il proprio ruolo ed è responsabile per questo.
A proposito di senso del dovere, responsabilità, opportunità tattica: Spalletti può beneficiare (finalmente) anche di Radja Nainggolan. Il centrocampista belga, infortunatosi in allenamento durante il ritiro estivo, è guarito e pronto a gettarsi nella mischia… che non è quella della discoteca (quel venerdì era in libera uscita) ma dell'ambiente che gli è più congeniale: il rettangolo verde, la ‘tonnara' in mediana dove è abituato a vestire i panni del rais, oppure l'area avversaria che aggredisce alla sua maniera… in pieno stile ninja. L'ex romanista è la pedina che il tecnico ha voluto con sé, il calciatore più costoso della campagna acquisti (38 milioni, 24 oltre ai cartellini di Santon e Zaniolo): anche per lui, però, valgono le stesse regole degli altri…
Quando sei una squadra forte non puoi dipendere da un solo giocatore – ha precisato Spalletti -. Il motivo? Chiaro, vorrei far ruotare tutti per avere forze sempre fresche. Nainggolan ha qualità che l'anno scorso ci sono mancate, ha aggressività e velocità di idee, sviluppa l'azione e ci può dare qualcosa in più. Tutte cose molto importanti ma per me viene anzitutto il gruppo. Significa che questa squadra deve essere forte a prescindere della presenza o meno di un giocatore.
Turnover necessario. Tra poco più di due settimane scatta la Champions che vede i nerazzurri con Barcellona, Tottenham e Psv Edinhoven e occorreranno tutte le emergie possibili per affrontare un girone da missione impossibile. L'esito del sorteggio, però, non ha sorpreso Spalletti: sapeva che un'Inter piazzata in quarta fascia avrebbe rischiato avversari di rango. E così è stato. Anche questo fa parte del processo di crescita di una squadra che s'è riaffacciata per il rotto nella cuffia nell'Europa che conta.
Mi sembra che il conto di essere in quarta fascia lo abbiamo pagato tutto, fino all'ultimo centesimo – ha concluso Spalletti -. E' un girone tosto, di quelli difficilissimi. Ci può essere il piccolo vantaggio che non c'è nessuna squadra che lascia punti a tutti, come succede in altri gironi. Noi dobbiamo assolutamente essere all'altezza degli altri.
Le probabili formazioni di Bologna-Inter
- Bologna (3-5-2): Skorupski; Gonzalez, Danilo, Helander; Mattiello, Poli, Pulgar, Dzemaili, Dijks; Santander, Falcinelli. Allenatore: Pippo Inzaghi.
- Inter (4-2-3-1): Handanovic; Vrsaljko, Skriniar, Miranda, Dalbert; Brozovic, Vecino; Politano, Nainggolan, Perisic; Icardi. Allenatore: Luciano Spalletti.