Inter, la beffa di mercato è vicina: Rafinha verso il Betis e Joao Mario può rimanere
Dalla Spagna arrivano cattive notizie di mercato per l'Inter: secondo l'emittente catalana RAC1, il padre-agente di Rafinha sarebbe a Siviglia per chiudere il passaggio del giocatore al Betis di Quique Setién. Se l'operazione dovesse andare in porto si tratterebbe di una doppia beffa per il club nerazzurro perché questo pregiudicherebbe l'uscita di un vero e proprio separato in casa a Milano, ovvero Joao Mario. L'arrivo al Benito Villamarín di Rafinha Alcantara, che l'Inter avrebbe voluto riscattare ma a causa della richiesta del Barcellona non se n'è fatto nulla, potrebbe chiudere in maniera definitiva le trattative col club spagnolo per il calciatore portoghese, che da quando è tornato dal Mondiale di Russia è diventato una vera e propria grana tecnica ed economica ad Appiano Gentile.
Se con Joao Mario non c'è mai stato un grande legame affettivo da parte dei tifosi nerazzurri, a Milano il rimpianto per Rafinha è sempre più forte. L'operazione che potrebbe chiudere il Betis di Siviglia metterebbe in seria difficoltà l'Inter per piazzare il portoghese. Dopo i sei mesi al West Ham, che non ha esercitato il diritto di riscatto, l'ex Sporting Lisbona è tornato, a malincuore, a Milano visto che non si è mai del tutto ambientato mentre Rafinha era una richiesta di Spalletti e i tifosi hanno apprezzato fin da subito il suo modo di mettersi a disposizione della causa. Negli ultimi giorni di mercato si era diffuso l'hashtag #riprendiRafinha su Twitter ma la richiesta dei supporter della Beneamata non è andata a buon fine.
Modric non ha contattato l’Inter: È una stupidaggine
Un commento di Luka Modric in calce a un post ha aggiunto un altro tassello alla vicenda di mercato delle ultime settimane che ha alimentato il botta e risposta tra Milano e Madrid. Il Real Madrid ha denunciato alla Fifa il comportamento irregolare dei nerazzurri per aver contattato un tesserato senza avvertire il club, l’Inter s’è difesa tirando in ballo il giocatore ma è arrivata la smentita del diretto interessato.