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Inter-Juventus, le delusioni portano i nomi di Icardi e Pogba

Il francese ha fatto vedere qualcosa solamente nella ripresa ma ancora una volta è sparito dalla manovra bianconera. L’argentino tra i nerazzurri è stato tra i peggiori, isolato e mai capace di vincere i confronti diretti con la difesa juventina. Bene Jovetic e Cuadrado gli unici che per tecnica e qualità hanno scosso la partita.
A cura di Alessio Pediglieri
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Lo 0-0 di San Siro ha certamente accontentato Mancini e Allegri che hanno smosso comunque una classifica davvero corta. Ma i nerazzurri hanno confermato una leggera involuzione rispetto all'arrembante inizio di campionato quando vinsero 5 gare su 5 e la sconfitta subita contro la Fiorentina ha lasciato delle tossine soprattutto nella testa dei giocatori. I bianconeri hanno dimostrato di essere in crescita ma ancora in ritardo rispetto ai ritmi e alla qualità di gioco espressa negli anni passati. Colpa di giocatori importanti che non hanno ancora una volta reso come avrebbero dovuto, come Pogba nella Juventus e Icardi nell'Inter dalle cui giocate spesso dipendono le sorti di una partita.

Inter: promossi e bocciati

Icardi, così non va – Il capitano nerazzurro ha corso tanto ma fatto davvero poco. Chiuso nella morsa Chiellini-Bonucci ha sgomitato, sudato ma spesso e volentieri non ha vinto un confronto diretto in 90 minuti. Senza palla ha faticato anche a dare aiuto al centrocampo restando spesso lontano dalla manovra. I compagni lo hanno cercato ma non ha mai trovato il guizzo vincente contro una squadra a cui in passato ha spesso segnato con facilità. Troppo poco perché la partita si potesse sbloccare grazie a lui che stranamente è rimasto in campo comunque per 90 minuti quando forse Mancini avrebbe dovuto toglierlo dal campo inserendo il sempre presente Palacio.

Delusione Perisic – Ma Icardi nell'Inter si è trovato in ottima compagnia. Oltre all'argentino, ha deluso ancora una volta Perisic e contro la Juve senza scusanti: Mancini lo ha utilizzato nel suo ruolo preferito, esterno sinistro in attacco ma il croato ha deluso se non sotto il profilo del carattere, sicuramente per la prestazione dove non è riuscito mai a saltare l'avversario e permettere alla squadra quella superiorità numerica che avrebbe potuto mettere in difficoltà la Juve.

Jovetic e la coppia Murillo-Miranda, ok – Le note positive sono state la difesa: Murillo-Miranda la coppia improbabile di centrali, ha formato per 90 minuti una muraglia davanti ad Handanovic – anche lui ok e decisivo in almeno due occasioni su Cuadrado – frenando gli impeti bianconeri. Se è stato facile contro un Morata in serata no, hanno tenuto bene sulle folate di Cuadrado e sulla voglia di strafare di Zaza. Infine, bene anche Jovetic che finchè ha tenuto (per un'ora) ha fatto girare bene la squadra guadagnandosi punizioni importanti, dimostrando di avere quella qualità in più che serve a Mancini.

Juventus: promossi e bocciati

Pogba inesistente – Nella Juventus, bocciato Paul Pogba, il ‘polpo' francese che stenta ancora a trovare la condizione. Solo una giocata – strepitosa – a centrocampo con la palla al piede accarezzata nel secondo tempo per 20 metri. Prima e dopo il nulla più assoluto, con errori anche nei più banali disimpegni. I compagni lo hanno cercato ma mai trovato e quando lui latita a centrocampo, i giri a vuoto sono tanti e determinanti. Nella ripresa è cresciuto ma solo per la stanchezza avversaria: senza di lui, la Juve perde tantissimo in fase di costruzione e di recupero.

Morata e Marchisio sotto tono – Insieme al francese, malissimo anche Morata in avanti dove per tutto il tempo in cui è rimasto in campo non è mai stato decisivo o al centro delle manovre bianconere. Soprattutto lui ha reso la vita facile a Murillo e Miranda non riuscendo mai a conquistare palla in area avversaria. Gara sotto tono anche del rientrante Marchisio partito bene ma spentosi come cerino al vento col passare dei minuti, lasciando il centrocampo della Juve scoperto alle iniziative avversarie.

Cuadrado e Barzagli i migliori – Bene Zaza, per temperamento e voglia anche se non è mai riuscito a centrare la porta. Benissimo Cuadrado, l'unico a provarci dall'inizio alla fine impegnando Handanovic a parate decisive. Velocità, qualità e tecnica che sono state una spina costante nel fianco nerazzurro. Insieme a Khedira a centrocampo – al di là del palo colpito nella ripresa – e a Barzagli in difesa è stato il migliore in campo .

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