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Inter, il ‘caso Icardi’: senza di lui, la squadra ha fatto meglio

Il giocatore argentino è ancora nell’occhio del ciclone, dopo la brutta prestazione di Napoli. Sostituito nell’intervallo, Icardi ora rischia di rimanere in panchina anche nella prossima partita.
A cura di Alberto Pucci
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Quella di Napoli doveva essere la sua notte. Su quel campo, reso mitico dalle gesta di Maradona, Mauro Icardi avrebbe dovuto vincere per sé (contro Higuain) e per la sua squadra. Ambizioni andate in fumo davanti alla serata di grazia del "Pipita", al cartellino rosso di Nagatono e a quei due pali colpiti nel finale: tassa da pagare per un inizio di stagione nerazzurro alquanto fortunato. La partita del capitano nerazzurro è  durata poco. Solo quarantacinque minuti, guarda caso i peggiori della serata napoletana. Una coincidenza che sarà certamente saltata agli occhi dei tifosi interisti che, nel secondo tempo e senza Icardi, hanno visto una squadra trasformata e capace di tener testa all'avversario esattamente come è successo a Bologna e Palermo, dopo le espulsioni di Felipe Melo e Murillo.

Dopo quest'ultima sfortunata uscita, e le precedenti panchine, Mauro Icardi è sempre più in bilico e al centro delle attenzioni della critica che, in questa stagione, ha visto in campo la copia sbiadita dell'attaccante applaudito lo scorso anno. Scarsa condizione fisica, qualche problema tecnico-tattico, meno occasioni da gol e un nervosismo dilagante. Questi i capi d'accusa rivolti a Mauro Icardi che, fino ad ora, ha incassato senza aprir bocca. L'unica volta che lo ha fatto ("Segno poco perché mi arrivano meno palloni"), qualcuno si è pure indispettito. Forse lo stesso che si è risentito dopo la sfuriata del capitano contro Nagatomo, dopo il secondo cartellino giallo rimediato al San Paolo. Se non è un caso Icardi, dunque, poco ci manca.

A rendere ancora più difficile l'inserimento in squadra di Icardi, c'è l'esplosione di Jovetic. Il montenegrino, che al primo anno di Inter si è già dimostrato un giocatore insostituibile, fatica ad integrarsi con il compagno come ha spiegato anche lo stesso Roberto Mancini: "I due hanno bisogno di giocare insieme sei mesi e non è detto che bastino per trovare un’intesa". Il popolo nerazzurro, ovviamente, si augura che il tecnico di Jesi venga sbugiardato dai fatti già a partire dal prossimo weekend, quando a San Siro arriverà il Genoa dell'ex Gasperini. Icardi sarà regolarmente in campo? Lo scopriremo presto.

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