Icardi: “La panchina mi pesa, ma sono il capitano e resto all’Inter”
Mauro Icardi probabilmente pensava di vivere una prima parte di stagione diversa. Nello scorso campionato l’argentino ha segnato a raffica e ha vinto il titolo di capocannoniere (pari merito con Luca Toni), mentre in queste prime tredici giornate ha realizzato solo quattro gol e finito in panchina nel big match con la Roma e rischia concretamente di essere escluso dai titolari anche nel Monday Night con il Napoli. Contestualmente sono arrivate le solite sirene inglesi, ma Icardi chiaramente ha detto che sì soffre in panchina, ma l’Inter non la vuole lasciare: “Non vado da nessuna parte, sono il capitano. Resto qui e come ho fatto l’anno scorso segnerò tantissimi gol. Nello scorso campionato avevo realizzato al massimo due o tre gol. Poi ci siamo conosciuti meglio e ho iniziato a segnare tanto. Speriamo possa succedere anche quest’anno. La panchina con la Roma? Non so utilizzare il termine giusto, però per un calciatore giocare questo tipo di partite è importante, sono gare che ti danno emozioni. Non mi ha dato fastidio, ma mi sono sentito un po’ male”.
Il centravanti di Mancini, che fa spesso parlare di sé anche per questioni extracalcistiche, non ha ancora trovato il giusto feeling con i suoi nuovi partner d’attacco Jovetic e Ljajic: “Stevan quando può mi cerca, e anche Ljajic. Non è sempre facile fare la giocata giusta, lui ha grandissime qualità e la può fare anche da solo. L’intesa migliorerà se giocheremo insieme ancora più partite”.
Contro il Napoli Jovetic dovrebbe essere preferito a Icardi, mentre Kondogbia che ha problemi fisici sta per alzare bandiera bianca. Nell’intervista rilasciata a ‘Mediaset Premium’ l’attaccante ha cercato di dare poco peso al match con gli azzurri: “Sarà una partita importante, ma non sarà decisiva. Sono convinto che adesso è ancora presto per parlare di scudetto, il campionato si deciderà alla fine”.