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Inter, i conti tornano: il club sta rispettando i parametri del Fair Play Finanziario

A ufficializzarlo è la stessa UEFA che in un rapporto stilato lo scorso dicembre 2015 comunica come “Tutti gli obiettivi intermedi in ambito di break-even e/o di patti finanziari sono soddisfatti dai club”. Ma serve comunque ripianare i debiti in vista di una progettazione virtuosa e di un rilancio sportivo.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter non deve temere di essere esclusa dalle competizioni dell'UEFA, Champions ed Europa League. E nemmeno di subire nuove ulteriori penali da parte del massimo organismo calcistico continentale che, per volontà di Michel Platini, sta monitorando tutti i club che si qualificano per le coppe, verificandone la virtù finanziaria. Chi non rispetta i canoni del FFP (il Fair Play Finanziario) non può disputare le competizioni e, nei casi più blandi, subisce delle restrizioni sul calciomercato e a livello economico. I nerazzurri, però, sembrano essere finalmente sulla strada giusta dopo una serie di problemi che li avevano condotti verso la black list dell'UEFA.

Il viaggio è lungo e tortuoso ma la strada sembra giusta. Dopo l'amministrazione Moratti che non ha quasi mai badato a spese, adesso la dirigenza sotto Thohir sta lavorando assiduamente a rimettere in sesto il patrimonio finanziario del club interista, guardando con molta più attenzione agli aspetti economici della società, verificandone l'assetto mese per mese. Un lavoro delicato, ricco di falle e di lacune – vuoi per eredità, vuoi per problemi contingenti – ma che sta portando lentamente i primi frutti.

"Tutti gli obiettivi intermedi in ambito di break-even e/o di patti finanziari sono soddisfatti dai club". La dicitura che compare a fianco del nome di FC Internazionale e di altri 13 club, tra cui la Roma è quella riportata nel report che la UEFA ha pubblicato nella giornata di ieri in materia di accordi sul Financial Fair Play. Lo status del monitoraggio da parte dei controllori del massimo organismo calcistico europeo arriva al dicembre 2015, periodo fino al quale i parametri della società di Erick Thohir sono da considerarsi rispettati. Ma è già un segnale forte che conferma il buon lavoro fatto dalla nuova dirigenza che ha sempre promesso come in un paio di stagioni i conti dovranno tornare a posto.

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