3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Inter, fiducia a de Boer ma a tempo: Garcia e Leonardo pronti a subentrare

L’olandese è arrivato a fine agosto, il progetto è partito in ritardo, la squadra è ancora priva di equilibrio e continuità. Ma di tempo non ce n’è: l’obiettivo è la Champions League e per raggiungerla l’Inter è pronta anche a sconfessare se stessa e cambiare in corsa. L’ex Roma e il brasiliano le uniche alternative possibili.
A cura di Alessio Pediglieri
3 CONDIVISIONI
Immagine

In un'Inter alle prese con le pretese ultrà e autobiografie sfuggite di mano, c'è chi pensa anche al campo e al calcio giocato. E' Frank De Bier arrivato in nerazzurro un paio di mesi fa e già coinvolto suo malgrado nel vorticoso saliscendi interista. L'olandese ha provato a delineare uno status operandi ben preciso, fatto di regole e direttive ben precise. Ne sa qualcosa Marcelo Brozovic lasciato fuori rosa a svernare gli eccessi di un temperamento mal rivolto e ne sanno qualcosa anche i giocatori che stanno deludendo le attese del tecnico, come Felipe Melo e Kondogbia, ai margini delle scelte in mediana. Certamente, davanti alle scelte della società, de Boer si adatterà anche per il caso Icardi.

Intanto, però, c'è una squadra da far crescere, un gruppo da proteggere, giocatori da valorizzare. E soprattutto un'idea di gioco che deve dimostrarsi valida e vincente. Se non subito nei risultati, almeno nei dettami principali. Oggi, l'Inter è una squadra dall'ottimo potenziale, dalle indiscusse qualità tecniche, ma ancora priva di equilibri, spezzata in due tra una difesa dalle amnesie imbarazzanti a un centrocampo in cui c'è chi eccelle e chi non riesce a compiere nemmeno il compito da sei politico. E' vero, come dice Ausilio si gioca ogni tre giorni, si è chiamati a far risultati nell'immediato, l'obiettivo della qualificazione in Champions è sempre lì. Di tempo da concedere non ce n'era e ce n'è ancor meno oggi.

De Boer, scelto direttamente da una dirigenza che non si è più fidata di Roberto Mancini, avallando il sogno del presidente Thohir, non ha ancora dato la sensazione di avere la squadra in mano. Il bel calcio propositivo e d'attacco mostrato in Olanda oggi è semplicemente apparso a intermittenza, creando più lacune e vuoti che miglioramenti. Anche con il Cagliari per un'ora c'è stata una buona Inter, poi affossata dall'intelligenza tattica di Rastelli, bravo a insinuarsi come acqua tra le crepe nerazzurre fino a frantumare i piedi d'argilla del gigante nerazzurro.

C'è fiducia attorno a de Boer, ma da oggi è limitata. Dai risultati, soprattutto. Nessuna ultima spiaggia ma è lecito e legittimo guardarsi attorno qualora a gennaio non ci fosse la tanto attesa svolta. In quel caso, l'olandese verrebbe ringraziato e salutato, al suo posto si siederebbe qualcun altro. Magari la classica minestra riscaldata, Leonardo. Il brasiliano ha mantenuto buoni rapporti con la società, già al Psg aveva mostrato grande feeling con gli imprenditori arabi, lo stesso potrebbe accadere per lo spirito aziendalista, con i cinesi.

Alternativa a Leonardo potrebbe essere una vecchia conoscenza del calcio italiano, Rudi Garcia, ex Roma. Il francese attualmente è alla finestra e accetterebbe di buon grado la nuova avventura nerazzurra, anche per una sorta di riscatto personale e professionale nei confronti di chi – la Roma – lo ha congedato frettolosamente. Di altre alternative valide al momento non se ne vedono all'orizzonte e per questo, mlagrado tutto, si potrebbe anche dare fiducia a de Boer fino a fine stagione.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views