Inter, Felipe follia Melo e un primato adesso a rischio

Proprio nel momento più delicato e importante l'Inter e Roberto Mancini vengono traditi dal giocatore che più di ogni altro si era ricercato in estate: Felipe Melo. Il brasiliano prelevato dal Galatasaray è stato il protagonista in negativo della sconfitta dei nerazzurri a San Siro contro la Lazio, bestia nera dei milanesi, vittoriosa 2-1 grazie soprattutto ad errori enormi del centrocampista sudamericano. Il lato oscuro di un giocatore che aveva promesso e garantito di essere maturato rispetto al passato, pronto a dimostrarsi un valore aggiunto in campo. Fallendo miseramente alla prova del campo.
Lazio corsara – La Lazio ha vinto la gara più importante del suo campionato: a San Siro contro l'Inter dopo il successo stentato in Coppa Italia serviva una prova maiuscola, di carattere e di orgoglio. E così è stato. Merito degli uomini di Pioli scesi in campo con il piglio giusto e la volontà di non lasciare nulla di intentato, gestendo per larghi tratti il match con l'Inter in balia delle manovre dei capitolini. Ma demerito soprattutto dell'Inter che dopo il ko con la Fiorentina, subisce anche quello contro la Lazio. E che si può canalizzare nell'inguardabile prestazione di Felipe Melo.
Melo disastroso – Il brasiliano è entrato in ogni azione chiave del match. Nel primo vantaggio di Candreva è lui che perde palla, in occasione del raddoppio è lui che commette fallo; nel finale in cui l'Inter prova il tutto per tutto è lui che lascia in 10 i propri compagni con un fallaccio su Biglia. Riaprendo la querelle sulla reale efficacia nell'avere in squadra un giocatore ingestibile. Mancini nel dopo gara lo ha scusato, spiegando che avrebbe rifatto le proprie scelte e che il rosso era figlio di un nervosismo ‘naturale' per il rigore subito. Ma la tesi non regge.
Scelte da rivedere – Con la scelta di lasciare fuori Kondogbia, Guarin e Brozovic il tecnico jesino ha consegnato di fatto le chiavi della mediana al brasiliano che fino a qui aveva anche rispettato le consegne ma che stasera ha rovinato tutto in 90 minuti che dovevano essere molto meno. Mancini avrebbe dovuto sostituirlo o dargli aiuto ulteriore per non affondare nel centrocampo laziale. E invece, Melo è rimasto in campo, non ha migliorato la propria gara e ha confermato di avere sempre e comunque problemi comportamentali che possono essere determinanti (in negativo) per la squadra per cui gioca.