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Inter e Milan, il rilancio parte dal nuovo Stadio: oltre San Siro, i due progetti in corso

La Scala del Calcio resta una opzione secondaria: mettervi mano significherebbe spendere almeno 100 milioni di euro. Innalzare un impianto ex novo costerebbe circa 500 milioni. Entro fine dicembre confronto col Comune: si resta a San Siro solo a determinate condizioni. L’ex Trotto o l’ex area Falck le alternative.
A cura di Alessio Pediglieri
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Inter, Milan e il Comune di Milano. Tutti sono al lavoro in questo periodo per progettare un nuovo impianto per le due squadre milanesi, che permetterebbe ai club di iniziare il cammino intrapreso anni fa dalla Juventus e ricevere introiti dallo stadio di proprietà. Lasciare San Siro non sarà facile ma gli ultimi progetti di ristrutturazione sulla Scala del Calcio hanno fatto desistere tutti. Meglio provare a costruire un nuovo impianto anche se condiviso e si sarebbe trovato anche lo spazio ideale.

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In un momento in cui il calcio milanese piange amaramente l'uscita dall'Europa (quella che conta l'Inter, scivolando dalla Champions all'Europa League, fuori da tutto il Milan sconfitto amaramente ieri in Grecia), i due club provano subito a rialzare la testa puntando forte sul proprio futuro imprenditoriale: stadio di proprietà, a garantire entrate che non permetteranno più al Gair Play finanziario di intromettersi nei rendiconto societari.

Il faccia a faccia col Comune

Entro la fine del 2018 si dovrebbero muovere i primi concreti passi in avanti: i due club hanno firmato un protocollo di intesa col quale hanno dato il via allo studio di un progetto per un impianto in condivisione sulla falsariga di San Siro. I rappresentanti di Inter e Milan incontreranno il sindaco della città Beppe Sala per presentare documenti, idee, progetti e pratiche.

Oramai accantonata l'idea di mettere mano seriamente a San Siro. La Scala del Calcio ha subito l'ultimo restyling in occasione della finale di Champions League che ha ospitato, con interventi sulle tribune e a bordo campo. Ma per rendere l'impianto all'avanguardia con i tempi e consegnare a Inter e Milan uno stadio polivalente con i migliori comfort a disposizione, si è stimato ci vogliano almeno 100 milioni di euro.

Ripartire da capo, cioè ipotizzando una struttura nuova, da costruirsi con relativa calma mentre le squadre giocherebbero ancora a San Siro nell'attesa, è stato valutato economicamente come un intervento da 500 milioni. A queste cifre a confronto, tanto vale provare a insistere per un nuovo stadio. Da qui. due ipotesi.

Le due ipotesi: pro e contro

L'ex Trotto a due passi da San Siro

La prima è quella di rimanere in Zona San Siro. Sono più i vantaggi che i contro: i tifosi conoscono già benissimo l'ambiente,  il Comune ha investito sulla viabilità, resterebbero di casa spostandosi di poche centinaia di metri e nella zona limitrofa all'attuale stadio sorgerebbero centri commerciali e cinema. Anche per Inter e Milan sarebbe ideale, continuando a giocare al Meazza. Il problema sono le concessioni: volendo fare un piano a lungo termine, 99 anni sarebbero considerati pochi.

L'ex Falck, su terreni di privati

La terza opzione riguarda uno stadio da tutt'altra parte, a Sesto San Giovanni nella zona che era della fabbrica Falck e che oggi risulta ancora dismessa. Un cambiamento radicale, ma con un fondo di interesse importante: i terreni avrebbero già le concessioni edizilie e sarebbero in mano ai privati con cui intavolare un discorso ben più semplice rispetto a quello col Comune di Milano.

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