Inter e Milan a Nyon, c’è da superare l’esame Uefa per il Fair Play Finanziario
Inter e Milan si giocano la stagione in quest’ultimo mese di campionato. I nerazzurri vogliono chiudere tra le prime quattro e tornare in Champions dopo sette anni, mentre i rossoneri cercheranno di conquistare almeno l’Europa League, Gattuso ha pure la chance di vincere un trofeo (la Coppa Italia). Ma in questo momento le due società sono attese a Nyon, dove la Uefa dovrà verificare i bilanci delle due società milanesi.
La Uefa valuterà il bilancio dell’Inter
La prima squadra che presenterà i conti a Nyon sarà l’Inter. I dirigenti nerazzurri sono già in Svizzera, dove la Uefa verificherà se sono stati rispettati oppure no gli obblighi del Fair Play Finanziario. Sarà valutato con la massima attenzione il bilancio chiuso a giugno 2017 e si vedrà se sono stati rispettati gli obblighi previsti dal settlement agreement, che resterà in vigore anche nella stagione 2018-2019. In Svizzera la società sarà rappresentata dall’amministratore delegato Alessandro Antonello, che sarà accompagnato dai dirigenti Tim Williams e Michael Williamson e dal capo della comunicazione Robert Faulkner. I dirigenti nerazzurri sono tranquilli. Non dovrebbe esserci un’altra multa. L’Inter ne prese una da 20 milioni, ma ne pagò 6, lo scorso anno. Bisognerà far quadrare i conti nel bilancio del 2018 e forse a giugno si dovrà lavorare su cessioni e plusvalenze.
Il Milan e il possibile ingresso di un socio di minoranza
Nella giornata di venerdì invece toccherà al Milan. A Nyon andrà direttamente l’amministratore delegato Marco Fassone, che incontrerà la Uefa per il settlement agreement, ovvero l’accordo per rientrare nei limiti del Fair Play Finanziario. Il verdetto non verrà comunicato prima della fine del campionato. All’a.d. rossonero potrebbe essere accordata la possibilità di integrare la documentazione necessaria, perché a maggio le notizie sul rifinanziamento potrebbero essere più complete, o potrebbe esserci l’ingresso di un socio di minoranza. Lo scenario potrebbe dunque cambiare e solo a fine maggio la Uefa deciderà se applicare delle sanzioni. Le garanzie scritte da Elliott ci sono, la Uefa attende notizie positive dalla Cina.