Inter, De Boer boccia Kondogbia: fuori anche contro il Torino

Non è certo il capro espiatorio dell'Inter e dei problemi di un club che non riesce più a ritrovare se stesso, ma Geoffrey Kondogbia rispecchia alla perfezione le contraddizioni di un mercato in cortocircuito e di un allenatore oramai nel pallone. De Boer non vede il talento francese come uno dei perni del proprio gioco, sconfessando di fatto le scelte e gli investimenti societari di poco tempo fa. Geoffrey Kondogbia, infatti, due estati fa venne acquistato a suon di  milioni, 40, dall'Inter in un derby di mercato vinto sul Milan. Venne dipinto come il nuovo crack francese e internazionale, un misto tra Vieira e Pogba. Da una stagione e mezza gioca poco e male e con il tecnico olandese le cose sono peggiorate.

Mentre si attende il giudizio della Torino granata per capire meglio quale sia il futuro di De Boer, De Boer le sue scelte già le ha fatte e non prevedono Kondogbia. Mister 40 milioni, tanto spese l'Inter per acquistare il centrocampista francese. Bocciandolo in campo, il tecnico olandese ha fatto autogol nei confronti della società che proprio sul giocatore aveva puntato forte: altro segnale che il guado è sempre più stretto, o il club accetta De Boer nel bene e nel male, o anche per questi motivi dovrà accantonarlo, alla ricerca di tecnici un po' più aziendalisti.

Il francese è stato l'acquisto più costoso della passata stagione, ma continua a non rientrare nei piani di de Boer che per la sfida contro il Torino, senza lo squalificato Medel ha fatto la propria scelta: Brozovic-Joao Mario-Banega e fuori Kondogbia. Il francese dopo la bocciatura nel corso del match casalingo col Bologna in cui fu tolto dal campo dopo meno di mezzora, ha collezionato solamente convocazioni e 4 panchine di fila tra campionato ed Europa League scendendo in campo solo 28 minuti contro l'Atalanta.

Prestazioni negative, errori a centrocampo, poco mordente ma soprattutto nessun impegno a rispettare le volontà tattiche del mister. Questo ha visto de Boer in Kondogbia che sembra oramai perduto nel progetto dell'allenatore olandese. Non farlo giocare nemmeno con Medel out, significa non credere più nelle qualità di un giocatore che De Boer non ha scelto e si è ritrovato in rosa, ma che avrebbe il dovere di recuperare e valorizzare, per permettere alla società di rientrare almeno in parte di un investimento altissimo.