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Inter, colloquio Spalletti-dirigenza dopo l’eliminazione in Coppa Italia con la Lazio

Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia l’allenatore toscano ha avuto un faccia a faccia con la sua dirigenza e il colloquio avrebbe avuto come focus il difficile momento dell’Inter, incapace di raccogliere i risultati che tutti si aspettavano. Le continue voci su un prossimo arrivo di Antonio Conte, avvistato ieri pomeriggio a Milano, sono sempre più insistenti ma Spalletti non ha ricevuto nessun ultimatum.
A cura di Vito Lamorte
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Non tira una buona aria in casa Inter. La neve caduta su Milano ha nascosto le apparenze ma i nerazzurri stanno vivendo davvero un periodo nero: fuori dalla corsa scudetto, fuori dalla Champions League dopo il girone e da ieri fuori dalla Coppa Italia prima del derby con il Milan. Una stagione un po' diversa dalle aspettative: adesso testa al campionato, bisogna arrivare assolutamente tra le prime quattro, e tentare di vincere o almeno fare un buon percorso in l'Europa League.

Le recenti prove e il mercato hanno portato a galla le pulsioni che si vivono all'interno dello spogliatoio nerazzurro e l'uomo nell'occhio del ciclone non può che essere lui, Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo in questo vortice insieme alla sua squadra e molti lo vorrebbero al bivio se non addirittura alla fine della sua permanenza alla Beneamata. Dopo l'eliminazione in Coppa Italia l'allenatore toscano ha avuto un faccia a faccia con la sua dirigenza e il colloquio ha avuto come focus il difficile momento dell'Inter, incapace di raccogliere i risultati che tutti si aspettavano. Le continue voci su un prossimo arrivo di Antonio Conte, avvistato ieri pomeriggio a Milano, sono sempre più insistenti ma Spalletti no mn ha ricevuto nessun ultimatum.

La situazione calciatori

A mettere in subbuglio il clima in casa Inter sono state le continue voci, alcune negate altre solo accennate, sul contratto di Mauro Icardi, il cui rinnovo pare non essere in discussione ma che ha generato un dibattito intorno al club, anche grazie alla moglie/agente, che ha influito anche sul rendimento dell'argentino.

I casi dei "ribelli" Ivan Perisic e Radja Nainggolan sono un altro pratico esempio di cose non dovrebbe succedere mai in una squadra di calcio. Pare che i due calciatore avrebbero chiesto la cessione e che siano stati trattenuti più o meno controvoglia visto che non sono arrivate offerte all'altezza. Giusto far uscire questo tipo di notizie fuori dallo spogliatoio o dagli ambienti dirigenziali? Forse no, soprattutto in un momento come questo.

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