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Inter: chi è Diego Godin, il ‘Faraone’ guerriero a parametro zero abituato a vincere

Classe 1986, arriverà in nerazzurro a 33 anni compiuti: esperienza, mentalità vincente, carisma. Ma anche qualche acciacco di un fisico logorato da decenni al vertice soprattutto con la maglia dell’Atletico dove ha vinto 8 trofei, lasciando spesso il segno. Leader dentro e fuori dal campo: Marotta riparte da lui.
A cura di Alessio Pediglieri
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Arriverà a giugno, con un contratto biennale già pronto sul quale si devono solamente stabilire gli ultimi dettagli. A parametro zero. 33 anni, 8 trofei vinti con la maglia dell'Atletico, centrale difensivo capitano e titolare dell'Uruguay, decisivo non solo nella propria area di rigore. E' Diego Godin, classe 1986, che non rinnoverà con i Colchineros di Diego Simeone e affronterà la nuova avventura in Serie A con la maglia dell'Inter.

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E' lui il vertice di una piramide che Beppe Marotta ha delineato in accordo con Ausilio per creare la nuova struttura vincente dell'Inter che verrà. E Godin, che in patria è chiamato da sempre il "Faraone", in cima alla Piramide si trova di certo a proprio agio: esperto, vincente, decisivo. Ciò che dovrà essere la nuova Inter a partire dalla prossima estate.

Fisico a rischio infortuni

Subito i problemi che fanno storcere parte dei tifosi nerazzurri. Fodin è un classe 1986, esperto ma logorato da anni di calcio al vertice. Non privo di infortuni. Anche in questa stagione non sono mancati: ha collezionato comunque 13 presenze in Liga e quattro in Champions League, oltre ad aver disputato da titolare la finale di Supercoppa Europea vinta contro il Real Madrid.

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Esperienza e mentalità

Tanti invece i punti a favore, dalla mentalità alle indubbie qualità all'esperienza. Godin è abituato a vincere, da sempre sia con la nazionale sia con la maglia dell'Atletico Madrid. Ad oggi è lo straniero che ha collezionato più presenze con i colori dei Colchoneros mentre con la maglia della Nazionale uruguaiana di cui è leader e capitano ha vinto l'edizione 2010/2011 della Coppa America.

Fedele e aziendalista

Godin è sempre stato al centro delle varie sessioni di mercato ma non ha mai smesso di giocare per i biancorossi di Madrid. Nel corso degli anni ha rifiutato offerte milionarie da City e United e non ha mai accettato i corteggiamenti di tanti altri club, Juventus compresa. Un amore eterno all'Atletico, club dove è diventato famoso anche in Europa, ritagliandosi la stima di moltissimi top club, confermandosi un giocatore pronto a dare tutto per la società in cui gioca.

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Leader vincente, dentro e fuori il campo

Godin si forma in Liga, confrontandosi con i colossi Real e Barcellona ma senza mai approdare in una delle due super potenze spagnole: totalizza prima 116 presenze, 4 gol e 6 assist con la maglia del Villarreal in tutte le competizioni disputate, poi nell'estate del 2010 il trasferimento all'Atletico Madrid dove nel 2011 arriva Simeone e il ciclo vincente. Otto i trofei vinti con i Colchoneros in cui Godin spesso lascia il proprio marchio. Come in occasione del primo titolo in campionato, nel 2014 con la rete che regala lo storico trionfo grazie all'1-1 contro il Barcellona al Camp Nou a maggio. Si ripete pochi giorni dopo andando a segno nella finale di Champions League, poi persa contro il Real.

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