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Inter, caso Icardi: a che punto è la situazione, cosa succede ora

L’incontro di oggi tra Marotta, Icardi e Wanda Nara ha riaperto alla possibilità di trovare una soluzione prima del derby con il Milan del 17 marzo prossimo. L’argentino (a causa dell’infiammazione al ginocchio) non parte per Francoforte in vista della gara d’andata degli ottavi di Europa League in casa dell’Eintracht. Cosa succederà adesso? Ecco tutta la vicenda legata al rinnovo del contratto dell’ex capitano nerazzurro, le tappe fondamentali e i possibili futuri sviluppi.
A cura di Michele Mazzeo
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Domani sera l’Inter affronterà l’Eintracht Francoforte e Mauro Icardi non ci sarà, ancora una volta. La difficile trasferta in terra tedesca valida per l’andata degli ottavi di finale di Europa League potrebbe rappresentare l’occasione per dare l’ennesima svolta ad una stagione che nata sotto i migliori auspici, tra sorpasso in classifica del Milan e questione Icardi rischia di diventare amarissima. E in questo momento delicato (con anche Nainggolan fuori per infortunio) il suo ex capitano, probabilmente il suo giocatore più forte, certamente il più rappresentativo non ci sarà. L’argentino è ufficialmente infortunato (infiammazione al ginocchio) anche se più probabilmente si tratta di una semplice scusa per nascondere i problemi più profondi del rapporto fra lui e l’Inter che nell’ultimo mese ha tenuto banco su tutti i media nazionali e che proprio oggi ha avuto l’ennesima svolta con l’incontro vis-à-vis tra Marotta, Mauro Icardi e il suo agente (nonché moglie) Wanda Nara che sembra aver aperto nuovi spiragli per una soluzione dell’annosa questione.

Cosa è successo e perché

Per capire cosa è davvero successo tra il numero nove e la società nerazzurra, e tra lui, Luciano Spalletti e i compagni di squadra basta ripercorrere le tappe più importanti della vicenda che ha sicuramente destabilizzato l’ambiente interista e che ha la sua origine dalla intricata situazione del rinnovo del contratto, ma soprattutto alla sua gestione da parte del calciatore, della moglie-agente Wanda Nara, della dirigenza interista, del tecnico Luciano Spalletti e dello spogliatoio, che ha portato alla attuale situazione di impasse.

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L’attacco frontale di Wanda e Mauro e la multa dell’Inter

Dopo mesi e mesi di chiacchere, di cose dette e non dette, di giri di parole e di messaggi criptici, è l’intervista rilasciata da Wanda Nara al quotidiano AS pubblicata l’8 gennaio scorso a dare il via alle ostilità con la società nerazzurra. «Il rinnovo di Icardi con l’Inter è molto lontano – afferma la moglie-agente del calciatore -. Ci sono club importanti interessati a Mauro, e siamo molto lontani da un accordo. Le cifre di cui si parla in Italia sul rinnovo non sono certe. Tuttavia non c'è ancora arrivata una proposta soddisfacente da parte dell’Inter» rendendo di fatto pubblico i difficili rapporti con la dirigenza nerazzurra.

Il giorno seguente il classe ‘93 sarebbe dovuto tornare ad allenarsi dopo le vacanze in Argentina ma, a causa di un volo cancellato, non arriva in tempo e salta la seduta d’allenamento. La risposta dell’Inter è una multa da 100 mila euro che solleva dubbi sul reale motivo dell’assenza del capitano nerazzurro fornendo così un assist ai detrattori della moglie-agente. Non tarda ad arrivare la replica via Instagram di Wanda Nara («In generale accetto senza problemi le chiacchiere di tutti e senza problemi le lascio perdere») e quella dello stesso Icardi che difende la moglie spostando nuovamente l’attenzione sulla questione rinnovo («Ci tengo a precisare che sono molto ma molto felice e soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto insieme finora. Per questo, sarà sempre Wanda a curare i miei e nostri interessi fino a fine carriera. Il mio rinnovo avverrà nel momento in cui l'Inter mi sottoporrà un'offerta corretta e concreta. Solo allora si potrà parlare di rinnovo con verità eludendo le menzogne gratuite che ad oggi vengono diffuse»).

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La distensione, Marotta fa il pompiere: prove tecniche di accordo

Dopo qualche giorno ci pensa però il neoamministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, a gettare acqua sul fuoco sminuendo la questione: «È un rinnovo chiacchierato per voi, per noi rientra nelle dinamiche del calcio – ha dichiarato prima della gara di campionato contro il Sassuolo -. Non c’è alcun dubbio che Icardi possa continuare con noi. Siamo contenti di lui e lui di noi, si tratta solo di mettere le firme». La mano tesa da Marotta viene colta da Wanda che abbassa i toni lanciando al contempo segnali distensivi accogliendo così l’appello velato dell’ad di “lavare i panni sporchi in casa”. C’è un incontro tra le parti nel quale, a detta di tutti i presenti (Marotta, Ausilio, Gandini e la stessa Nara appunto), non si è parlato di cifre che però sembra aver risanato lo strappo tanto che per un’intera settimana (quella che ha preceduto la gara con il Bologna) non si parla più della questione rinnovo né di attriti tra Icardi e l’Inter.

L’analisi ‘tecnico-tattica' di Wanda e l’appello di Spalletti

Dopo la sconfitta contro il Bologna, dove Mauro rimane ancora una volta a secco di gol (è la sesta gara consecutiva), è uno sfogo social contro i tifosi nerazzurri («Se non la ami quando perde, non amarla quando vince») seguito dalla difesa della moglie ( «Ci sono capitani che posano con orgoglio quando arrivano vittoriosi, ci sono capitani che si buttano dalla barca prima, sono pochi i capitani che rimangono anche nei tempi più difficili, quando molti credono di stare per affondare. Tu sei uno di quei capitani che combattono finché non tornano a galla») a far riemergere i “vecchi” contrasti. Ma è Luciano Spalletti dopo la vittoria con il Parma a ripuntare i riflettori sulla trattativa per il rinnovo facendo un appello pubblico alla società («È ora di affrontare la questione, perché qualche discorso di troppo si è fatto»). Sia Marotta che Wanda continuano ad assicurare che per quanto riguarda il rinnovo non ci sono grossi problemi.

Forza Inter ⚫️🔵 Golazo papa!! ⚽️👏 #MI9 ✨

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La moglie/agente però risponde indirettamente alle parole del tecnico toscano attaccando la squadra («Vorrei che Mauro fosse più tutelato dalla squadra, perché a volte escono delle cattiverie da dentro» oltre a dire che più che il rinnovo preferirebbe che l’Inter comprasse dei giocatori in grado di mettere buoni palloni a Icardi) e regalando qualche “consiglio” tecnico non richiesto allo stesso Spalletti («Icardi i suoi gol li ha sempre fatti. Lautaro Martinez ha fatto gol anche per un grande movimento di Mauro, che è stato servito poco in questo periodo. Magari Spalletti poteva mettere prima Martinez»).

La rottura: via la fascia e la voglia di ‘sacrificarsi’ di Icardi

Passano soltanto due giorni e, annunciata con un secco tweet («Il Club comunica che il nuovo capitano della squadra è Samir Handanovic»), arriva la dura reazione dell’Inter che sancisce ufficialmente la rottura tra le parti. Icardi risponde lasciando l’allenamento e comunicando che non partirà per Vienna a seguito della squadra per la partita di Europa League contro il Rapid. Da lì l’argentino, a suo dire a causa di un’infiammazione al ginocchio (che dopo la visita cui è stato obbligato dall’Inter a sottoporsi si scoprirà non essersi per niente accentuata rispetto ad inizio stagione) non sarà più convocato. Dal lungo post pubblicato su Instagram dall’argentino il 28 febbraio scorso si intuisce che dopo quanto accaduto la voglia di “sacrificarsi” scendendo in campo anche con problemi fisici è venuta meno. Secondo diverse ricostruzioni nel frattempo la linea di Wanda Nara sarebbe una e irremovibile, ossia senza fascia di capitano (restituirla equivarrebbe a scusarsi) Icardi non scenderà più in campo con l’Inter.

🙏 #MI9

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La ‘faida’ interna e i dubbi sull’attaccamento alla maglia

Oltre ai rapporti della coppia Icardi-Nara con la società e con Spalletti (che ha messo in dubbio l’attaccamento alla maglia del numero nove che ha sua volta ha risposto con il lunghissimo post su Instagram nel quale sottolinea tutti i sacrifici d’amore che avrebbe fatto per l’Inter) altro tema che ha tenuto banco in quest’ultimo travagliato mese è quello che riguarda il rapporto tra l’argentino (che nel frattempo il ct Scaloni non ha convocato per le amichevoli con Venezuela e Marocco) e lo spogliatoio nerazzurro. Al momento la teoria (non si parla di fatti ma di interpretazioni) più accreditata è quella che vedrebbe uno schieramento pro-Icardi (Vecino, Asamoah, Lautaro, Borja Valero e gli italiani) contrapposto al gruppo degli slavi (Perisic, Brozovic e Handanovic). Tale teoria nasce da alcuni like lasciati sui social dagli stessi calciatori, dal gesto di Perisic che ha bloccato l’esultanza “alla Icardi” di Politano dopo il gol a Firenze, dalla telefonata fatta da Vecino per convincere l’argentino a rivedere la sua posizione, e da altri episodi che, supportati in qualche caso anche dalle conferme di Wanda Nara, lasciano pensare che i problemi con lo spogliatoio di Maurito siano principalmente con i due croati e con il portiere sloveno.

Cosa sta succedendo

Fino a ieri sembrava che ormai ci si stesse indirizzando verso ad un braccio di ferro che avrebbe visto le due parti mantenere le proprie posizioni fino alla fine della stagione per poi decidere il da farsi, ma l’incontro di oggi tra Marotta, Icardi e Wanda Nara (annunciato su Twitter dalla stessa Inter) apre qualche spiraglio. Probabilmente, come aveva annunciato in precedenza, l’ad nerazzurro ha presentato l’offerta per il rinnovo del contratto che rappresenterebbe un primo passo verso una riconciliazione da cui certamente ne trarrebbero vantaggi entrambi.

Cosa accadrà

«Si è trattato di un incontro cordiale volto alla ricerca di una soluzione nell'interesse di tutte le parti coinvolte» si legge nel tweet dell’Inter, la volontà di chiudere questa telenovela c’è dunque e già appena la squadra sarà rientrata dalla trasferta di Francoforte potrebbe esserci un nuovo incontro tra le parti per trovare una soluzione (anche fino a giugno) in vista del finale di stagione nerazzurro che con il complicarsi della lotta Champions, un’ Europa League da portare il più avanti possibile e i diversi infortuni (l’ultimo quello di Nainggolan che potrebbe tenerlo fuori per qualche settimana) ha bisogno il prima possibile del suo bomber soprattutto in vista del fondamentale derby con il Milan del 17 febbraio prossimo.

Dove andrà Icardi

Anche se l’Inter e Mauro Icardi dovessero trovare una soluzione temporanea che veda il rientro tra i disponibili dell’argentino, resterebbero comunque non elevate le possibilità che il classe 93’ di Rosario rimanga in nerazzurro anche nella prossima stagione (oltre che per le condizioni ambientali non idilliache, a far propendere per questa ipotesi c’è anche il fatto che il suo contratto scade nel 2021 e quindi, se non dovesse esserci un prolungamento, non cedendo a giugno l’Inter andrebbe incontro ad una “mancata plusvalenza” che difficilmente potrebbe ammortizzare). Ovviamente alla finestra ci sono già tante squadre che già lo hanno seguito in passato (dalla Juventus al Napoli fino al Real Madrid) pronte ad approfittare della situazione per accaparrarsi le prestazioni del centravanti ex Sampdoria spendendo probabilmente meno di quello che, senza questa telenovela, sarebbe il reale valore economico del calciatore. È vero, la prossima estate sarà nuovamente riattiva la clausola rescissoria valida per l’estero fissata a 110 milioni di euro ma secondo le leggi non scritte del calciomercato se non giochi più, anche se eri il capitano e hai due titoli di capocannoniere della Serie A nel curriculum, non puoi chiedere 110 milioni e forse neanche 80.

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