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Inter-Bologna, gli obiettivi di Strama e Pioli passano dalla Coppa Italia 2013

Campionato, Europa League e coppa Italia, per Stramaccioni pari sono. Questa sera al Meazza di Milano, dopo aver fatto fuori il Napoli, il Bologna proverà a rovinare anche i piani del tecnico nerazzurro.
A cura di Alberto Pucci
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Inter  - Genoa

Strama prende tutto – Milano si prepara per l'ennesima notte nerazzurra. Dopo la partita di sabato, vinta contro il Pescara, i tifosi interisti popoleranno di nuovo (freddo permettendo) l'impianto milanese in occasione della sfida contro il Bologna. Questa sera a San Siro, c'è in palio il passaggio del turno e la semifinale contro la vincente di Fiorentina-Roma, che si giocherà domani a Firenze. Lo "slancio" emotivo per tentare di avvicinare ancora di più la Juventus in campionato e per andare avanti in Europa League, potrebbe arrivare anche dai novanta minuti contro i rossoblu. Servirà una vittoria a Stramaccioni, in una partita, però, per niente scontata: il Bologna, infatti, è segnalato in ripresa. Per ulteriori conferme, chiedere al Chievo rispedito al mittente con un rotondo 4 a 0 rifilato nel pomeriggio di sabato scorso. Un risultato che ha fatto tornare la fiducia a Gilardino e compagni che, oltretutto, hanno ancora negli occhi l'exploit del San Paolo, quando buttarono fuori il Napoli, detentore del trofeo, e staccarono il "pass" per la sfida di Milano. L'importanza della sfida ed il valore dell'avversario, sono stati i temi di Andrea Stramaccioni durante la conferenza stampa pre gara. Il tecnico, che stasera dovrebbe ritrovare Ranocchia e Juan Jesus e riproporre il baby talento Benassi (classe 94), ha elegantemente evitato di parlare del caso Sneijder (per quello c'è già Moratti) e si è concentrato sull'avversario perchè, come ha ripetuto ai cronisti presenti: "Quella di Pioli è una squadra è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario".

La settimana del Gila – Il Bologna arriva sotto la "Madonnina" per rimanerci, virtualmente, fino a domenica quando sfiderà l'altra milanese. Rotto l'incantesimo delle due sconfitte consecutive, contro Parma e Genoa, Pioli ha cominciato il girone di ritorno con tre punti pesantissimi e quelle conferme che cercava da tempo. Diamanti, Kone, Gabbiadini e, soprattutto, Gilardino sono quattro carte vincenti da buttare sul tavolo verde del Meazza. Settimana suggestiva per il "Gila" che, dopo aver ritrovato il gol (non segnava da Novembre), si troverà di fronte prima l'Inter (comunque sia una sorta di derby per lui) e poi, qualche giorno più tardi, i suoi vecchi compagni di merende del Milan con i quali, è sempre bene ricordarlo per evitare di sottovalutare troppo l'attaccante di Biella, si è tolto qualche sfizio europeo mica da poco. Sarà una serata, comunque vada, da incorniciare per i tifosi rossoblu al seguito che, a quanto pare, saranno in molti come ha confermato mister Pioli: "So che ci seguiranno in tanti e, da parte nostra, c'è voglia, motivazione, consapevolezza dell'importanza del match. Il pensiero di giocarsi la semifinale ci dà grandi stimoli". I precedenti, purtroppo per Pioli, non sorridono all'undici felsineo: 7 incontri a San Siro, 5 vittorie nerazzurre, 1 pareggio ed una sola vittoria emiliana che risale, addirittura, al Giugno 1975.

Da rossoblu a giallorosso – Inter-Bologna, al di là dell'importanza della coppa Italia e del fascino della sfida secca che porterà in semifinale, rimane comunque un buon test anche, e soprattutto, in chiave campionato. Detto del Bologna che sarà nuovamente di scena a San Siro (domenica ore 15.00), anche l'Inter avrà i suoi bei problemi nella seconda giornata di ritorno di Serie A. Ad attendere l'undici nerazzurro, ci sarà infatti Zeman e la sua truppa che, reduce dallo schiaffo di Catania, vorrà ritrovare in fretta la strada smarrita. Stramaccioni, nonostante la sfida di stasera giustifichi il turnover, pare intenzionato a verificare proprio contro i felsinei le condizioni di Rocchi, Livaja e quelle di Cassano che, contro il Pescara, si era fatto notare solo per l'uscita dal campo "stizzita", al momento della sostituzione. La partita di questa sera, infine, sarà l'occasione giusta per ricordare un grande ex di entrambe le squadre: Árpßd Weisz, ebreo ungherese (deportato e ucciso ad Auschwitz nel 1944), ex giocatore e allenatore di Inter e Bologna, detentore del primo scudetto italiano a girone unico e scopritore di Meazza. Per onorare la memoria di Weisz, questa sera alle 19 presso la sala Executive dello stadio Giuseppe Meazza, si terrà una cerimonia in suo ricordo nella quale parteciperanno le rappresentative delle due società, alcuni esponenti della comunità ebraica milanese e, soprattutto, i sindaci di Milano e Bologna. Una bella iniziativa da segnalare, partorita da un mondo (quello del calcio) a volte troppo bistrattato e deriso. Applausi!

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