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Inter, Ausilio conferma Icardi e Mancini: “Costruiamo il futuro su di loro”

Il ds nerazzurro fa il punto sul calciomercato e chiude alla possibilità di un addio del centravanti e del tecnico.
A cura di Marco Beltrami
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La bella prestazione nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter e la vittoria sul Palermo hanno riportato serenità in casa nerazzurra. La conferma arriva dalle parole del direttore sportivo Piero Ausilio. Quest’ultimo aveva fortemente attaccato i giocatori dopo il ko in Serie A con i bianconeri evidenziando la mancanza di attributi inammissibile per giocatori di un club come l’Inter. Parole che avevano aperto ad una possibile nuova rivoluzione in estate per l’Inter. A distanza di pochi giorni, il dirigente ai microfoni di Libero però ha voluto chiarire le cose riferendosi in particolare alla posizione di Icardi.

Icardi e Mancini non si muovono

Il centravanti è considerato uno dei punti fermi dell’Inter e le voci su un suo possibile addio sono destinate a rimanere tali: “E' un professionista esemplare, tra i prim i ad arrivare al campo e uno degli ultimi ad andare via, pensa a lavorare e a stare con la moglie e i 4 bambini, non ha grilli per la testa, dice da mesi che all’Inter vuole restare a lungo, la società su di lui vuole costruire i prossimi 10 anni e non a caso è il capitano, eppure quando si parla di lui si dicono solo due cose: “Icardi è poco serio” e “l’Inter lo venderà di sicuro". E con Icardi rimarrà in nerazzurro anche Roberto Mancini, blindato da Ausilio a prescindere dal raggiungimento dell’obiettivo terzo posto: “Mancini rimarrà all’Inter? Assolutamente sì, lui vuole restare, noi vogliamo continuare con lui a prescindere dal 3° posto".

Il ds difende Kondogbia

Ausilio ha ricevuto numerose critiche per l’ultimo mercato estivo e per investimenti importanti che poi non si sono confermati all’altezza della situazione. Primo tra tutti Kondogbia. Ausilio difende il giocatore e l’operato del club: “Beh, questa cosa è grottesca a volte con Mancini ci confrontiamo subito dopo le partite: “A me è piaciuto molto Kondo”. E io: “Anche a me”. Poi andiamo in conferenza e i giornalisti attaccano: “Altra brutta prestazione di Kondo…Con il Monaco avevamo raggiunto un’intesa per 27 milioni + bonus, poi si è fatto avanti il Milan e il prezzo è aumentato. Il ragazzo ha vacillato, in rossonero avrebbe guadagnato molto di più, ma poi lui e la società hanno mantenuto la parola, in fondo lo seguivamo dai tempi del Siviglia”.

Le prossime mosse di mercato

Le mosse di mercato dell’Inter dunque sono perfettamente pianificate e dipendono dall’equilibrio tra cessioni e acquisti. A tal proposito Ausilio svela anche i retroscena sui prossimi innesti: “Sappiamo quello facciamo. Nel mondo dei media c’è troppa superficialità. Shaqiri, per dire: al Bayern dobbiam o 15 milioni in 3 rate, lo Stoke ce l’ha pagato la stessa cifra ma in un’unica soluzione. il nostro mercato è totalmente autofinanziato, Kondogbia lo abbiamo acquistato con i soldi della cessione di Kovacic. Il prossimo mercato? Puntiamo un giocatore dell'attuale Serie A, offensivo e duttile… È chiaro che la partecipazione o meno alla Champions cambierà il nostro modo di operare, ma non abbiamo alcuna intenzione di smantellare e, anzi, abbiamo già impostato il prossimo mercato: prenderemo 4 o 5 giocatori, la rivoluzione l’abbiamo fatta la scorsa estate, ora dobbiamo consolidarci”.

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